I tempi cambiano e, così come loro, anche gli impiegati. La generazione di “schiavi” pagati non esiste più, ed è per questo che la Megaditta decide di clonare il loro esemplare più significativo: Ugo Fantozzi (Paolo Villaggio).

Quando, raggiunto il fondo del barile, si continua a scavare, capita che vengano fuori film come Fantozzi 2000 – La Clonazione, ultima pellicola di una saga cui nessuno ha avuto il coraggio di staccare la spina quando ancora c'era qualcosa da salvare. Lo testimonia il fatto che c'è bisogno di tirar fuori un tema come la clonazione per tirare a campare. Anche Neri Parenti se ne chiama fuori e la regia passa a Domenico Saverni: non che la cosa faccia alcuna differenza in un film insulso e tirato per i capelli che con i primi indimenticabili capitoli ha in comune solo il protagonista. Questo è l' unica pellicola in cui non appare Gigi Reder, nei panni del mitico Filini, scomparso un anno prima.
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