Pushing Hands

Il signor Chu (Sihung Lung) si trasferisce dalla Cina a New York per vivere con il figlio Alex (Bo Z. Wang), la moglie di questi (Deb Snyder) e il loro figlioletto (Haan Lee). Per Chu, anziano istruttore di Tai Chi Chuan, adattarsi alla nuova vita e ai costumi occidentali è tutt'altro che facile.

Il lungometraggio d'esordio del regista Ang Lee (all'epoca ventottenne), è una commedia tenera e agrodolce che affronta, pur con qualche schematismo, i due temi principali della cinematografia dell'autore di Taiwan, ovvero le dinamiche famigliari e l'incontro tra Oriente e Occidente. Quest'ultimo, in particolare, si rifletterà sulla stessa filmografia del regista, che alternerà produzioni asiatiche e occidentali, costantemente in bilico tra i due mondi. Godibile e delicato, è un film che non ha nulla di memorabile, ma neanche delle pecche troppo evidenti o dei difetti che intaccano eccessivamente la visione. Sihung Lung, vero e proprio attore feticcio nella prima parte della carriera dell'autore, comparirà anche nei successivi Il banchetto di nozze (1993) e Mangiare bere uomo donna (1994), per poi tornare in La tigre e il dragone (2000).