Fear, Anxiety and Depression

Ira Ellis (Todd Solondz) è un aspirante drammaturgo che vorrebbe seguire le orme del suo idolo Samuel Beckett, il suo autore teatrale preferito. Un giorno conosce Sharon (Jill Wisoff), una ragazza acqua e sapone che lavora in un negozio di alimentari e che s'innamora di lui, ma Ira sembra preferirle Junk (Jane Hamper), un'artista performativa perennemente agghindata con colori diversi.

Todd Solondz esordisce nel lungometraggio con una commedia bizzarra dove si può già intravedere quell'ironia sottile che diverrà successivamente il suo marchio di fabbrica. In Fear, Anxiety and Depression, inoltre, è presente un'ampia componente autobiografica, a partire dalla città di New York (dove il regista visse durante gli studi), fino ad arrivare alla professione del protagonista (interpretato in maniera convincente dallo stesso Solondz): un drammaturgo che muove, con difficoltà, i propri passi nell'industria teatrale e che sembra ispirarsi ai tipici personaggi del cinema di Woody Allen. A differenza dei film successivi, qui la scrittura è nel complesso piuttosto acerba, e la satira sociale, seppur ben rappresentata, non è ancora in grado di penetrare in profondità come succederà invece in Fuga dalla scuola media (1995) e in Happiness (1998). Probabilmente il risultato sarebbe stato differente se, come lo stesso Solondz ha dichiarato, la produzione non avesse imposto scelte di regia e scrittura, lasciando la necessaria autonomia creativa a uno dei talenti più brillanti del cinema indipendente americano. Ma, per fortuna, lo stile del grande autore non passa inosservato.