I figli del deserto
Sons Of the Desert
Durata
63
Formato
Regista
Stanlio (Stan Laurel) e Ollio (Oliver Hardy) vorrebbero partecipare al congresso della loro associazione, “I figli del deserto”, che si svolge a Chicago. A intralciare i loro piani, però, ci sono le rispettive mogli (Mae Busch e Dorothy Christy).
Considerato, giustamente, uno dei più riusciti film della coppia (nel 2000 l'American Film Institute lo inserì nella classifica delle migliori cento commedie americane di sempre), I figli del deserto è una pellicola frizzante, divertente e ricca di trovate di primo livello. Le gag dei due comici si susseguono a non finire alternando sempre la tipica comicità slapstick, basata sull'utilizzo del corpo (come nella scena iniziale o nello sketch del taxi e dei campanelli), alla forza verbale incentrata sui giochi di parole (famosissima l'espressione dei «due piselli in un baccello»). Il film è capace di intrattenere dal primo all'ultimo minuto, nonostante le sue poche e povere ambientazioni (per più di metà è girato nella casa di Ollio) e non perde l'occasione per denunciare in chiave ironica alcuni temi sociali come l'assenza di libertà nel legame matrimoniale e il vero ruolo della donna nella famiglia. Della pellicola esiste anche una versione a colori realizzata successivamente per la televisione.
Considerato, giustamente, uno dei più riusciti film della coppia (nel 2000 l'American Film Institute lo inserì nella classifica delle migliori cento commedie americane di sempre), I figli del deserto è una pellicola frizzante, divertente e ricca di trovate di primo livello. Le gag dei due comici si susseguono a non finire alternando sempre la tipica comicità slapstick, basata sull'utilizzo del corpo (come nella scena iniziale o nello sketch del taxi e dei campanelli), alla forza verbale incentrata sui giochi di parole (famosissima l'espressione dei «due piselli in un baccello»). Il film è capace di intrattenere dal primo all'ultimo minuto, nonostante le sue poche e povere ambientazioni (per più di metà è girato nella casa di Ollio) e non perde l'occasione per denunciare in chiave ironica alcuni temi sociali come l'assenza di libertà nel legame matrimoniale e il vero ruolo della donna nella famiglia. Della pellicola esiste anche una versione a colori realizzata successivamente per la televisione.