Giuseppe, il re dei sogni
Joseph: King of Dreams
Durata
74
Formato
Regista
Undicesimo figlio di Giacobbe, Giuseppe cresce a Canaan insieme ai suoi fratelli che, invidiosi dell’amore che il padre nutre per lui, lo vendono come schiavo in Egitto. Il giovane presta servizio presso un consigliere del faraone e diventa a sua volta un importante membro della corte. Ma il destino lo fa rincontrare con la sua numerosa famiglia che cerca di aiuto proprio presso di lui durante una carestia.
Il testo biblico, a cui la Dreamworks aveva già attinto per Il principe d’Egitto, è l'origine per il soggetto di questa produzione direct-to-video che, prendendo le mosse dal libro della Genesi, si concede numerose licenze al fine di proporre una rappresentazione che risulti efficace da un punto di vista narrativo e godibile per una serata in famiglia. Nonostante lo sviluppo lineare, gli snodi narrativi risultano interessanti eppure manca quella profondità tematica che un prodotto ispirato alle Sacre Scritture meriterebbe. Insomma, viste le premesse ci si poteva aspettare molto di più: peccato che la riflessione sul disegno divino sia sacrificata in nome di una trama che procede rapida (forse troppo), in cui le emozioni sono veicolate da canzoni orecchiabili ma non certo indimenticabili e dove l’animazione, pur funzionando bene e mostrando una certa originalità soprattutto nei passaggi onirici, mostra qualche limite tecnico nella grafica degli sfondi e nella caratterizzazione dei personaggi.
Il testo biblico, a cui la Dreamworks aveva già attinto per Il principe d’Egitto, è l'origine per il soggetto di questa produzione direct-to-video che, prendendo le mosse dal libro della Genesi, si concede numerose licenze al fine di proporre una rappresentazione che risulti efficace da un punto di vista narrativo e godibile per una serata in famiglia. Nonostante lo sviluppo lineare, gli snodi narrativi risultano interessanti eppure manca quella profondità tematica che un prodotto ispirato alle Sacre Scritture meriterebbe. Insomma, viste le premesse ci si poteva aspettare molto di più: peccato che la riflessione sul disegno divino sia sacrificata in nome di una trama che procede rapida (forse troppo), in cui le emozioni sono veicolate da canzoni orecchiabili ma non certo indimenticabili e dove l’animazione, pur funzionando bene e mostrando una certa originalità soprattutto nei passaggi onirici, mostra qualche limite tecnico nella grafica degli sfondi e nella caratterizzazione dei personaggi.