Il migliore. Marco Pantani
Il migliore. Marco Pantani
Durata
100
Formato
Regista
Al culmine della sua carriera, il ciclista romagnolo Marco Pantani, sportivo di livello nazionale ed internazionale, viene sospeso dalle corse a causa del valore elevato di ematocrito rilevato da alcuni controlli nel suo sangue. Tale evento segna in modo indelebile la carriera e la vita del talentuoso ma fragile ragazzo di Cesenatico che, entrato nello sconforto e nella depressione, si isola sempre più fino a perdere se stesso.
Dopo aver diretto Domani torno a casa (2008) e Così in terra (2018), il regista cesenate Paolo Santolini rimane nel terreno del documentario con un'opera convincente sotto più punti di vista, prodotta da Okta Film con Rai Cinema ed in collaborazione con la Fondazione Marco Pantani. Lontano dal film d’inchiesta o dal mero documentario biografico, il lungometraggio è il resoconto intimo ed emotivo del “Pirata” di Cesenatico e delle persone a lui più vicine. Attraverso l’utilizzo di home movies di proprietà dello stesso ciclista e dei suoi amici, video d’archivio ed interviste, il documentario offre allo spettatore uno spiraglio sulla vita personale del campione italiano: dalla prima bicicletta al doppio trionfo al Giro d’Italia e al Tour de France del 1998; dalle passeggiate notturne in Riviera con gli amici alla passione per la caccia e la pesca; dalla sospensione per ematocrito alto alla spirale della depressione e della cocaina. Un racconto delicato ed estremamente personale, dunque, ma mai calcato, portato alla luce con prepotenza, ma piuttosto svelato, evocato dai ricordi commossi di amici e parenti, colleghi e tifosi devoti. Ciò che si evince dal pacato susseguirsi dei fotogrammi è il ritratto di un grande campione, competitivo e carismatico, ma ciò che colpisce altrettanto è l’immagine pulita e giocosa di un ragazzo di provincia, apparentemente tranquillo anche se in realtà sensibile e talvolta tormentato.