
L'uomo dal pianeta X
The Man From Planet X
Durata
70
Formato
Regista
Mentre il suo lontano pianeta rischia la completa glaciazione, un alieno arriva sulla Terra per capire se questa potrebbe essere la nuova casa che lui e i suoi simili stanno cercando. Ma l'accoglienza degli esseri umani sarà tutt'altro che positiva.
Con una scelta narrativa piuttosto audace, Ulmer – al suo primo lavoro fantascientifico – ribalta i canoni del genere dando vita a una pellicola in cui sono gli umani a essere messi in cattiva luce, portatori di una xenofobia che tanto ha a che fare con il clima da Guerra Fredda dell'epoca. Nonostante il bassissimo budget a disposizione, e una certa frettolosità che si riscontra nella confezione, è un film perfettamente riuscito, inquietante e attraversato da suggestive immagini nebbiose e da un'atmosfera ben poco rassicurante. Ulmer sa come scuotere e il suo talento visivo si mette al servizio di un copione ricco di spunti interessanti e di svolte narrative capaci di far riflettere. Piccola curiosità: le scenografie sono state recuperate da un film precedente, Giovanna d'Arco (1948) di Victor Fleming.
Con una scelta narrativa piuttosto audace, Ulmer – al suo primo lavoro fantascientifico – ribalta i canoni del genere dando vita a una pellicola in cui sono gli umani a essere messi in cattiva luce, portatori di una xenofobia che tanto ha a che fare con il clima da Guerra Fredda dell'epoca. Nonostante il bassissimo budget a disposizione, e una certa frettolosità che si riscontra nella confezione, è un film perfettamente riuscito, inquietante e attraversato da suggestive immagini nebbiose e da un'atmosfera ben poco rassicurante. Ulmer sa come scuotere e il suo talento visivo si mette al servizio di un copione ricco di spunti interessanti e di svolte narrative capaci di far riflettere. Piccola curiosità: le scenografie sono state recuperate da un film precedente, Giovanna d'Arco (1948) di Victor Fleming.