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Led Zeppelin – The Song Remains the Same
The Song Remains the Same
Durata
137
Formato
Regista
I membri dei Led Zeppelin (Jimmy Page, Robert Plant, John Bonham e John Paul Jones) vengono reclutati per un concerto al Madison Square Garden di New York. Alternate alle immagini dell'evento, ci sono sequenze visionarie in cui ogni musicista interpreta un ruolo in un contesto diverso.
Led Zeppelin – The Song Remains the Same si inscrive nella tradizione dei film musicali anni Settanta, inaugurata dai Beatles durante il decennio precedente con Tutti per uno (1964), ma le vicende produttive intricate e il poco tempo che la band, all'apice della propria carriera, ha potuto dedicarvi hanno prodotto un risultato a dir poco deludente. Se le riprese del concerto funzionano benissimo, con Page e Plant in forma smagliante impegnati a presentare i pezzi più hot del repertorio zeppeliniano (da Rock'n'Roll, adrenalinica apertura, a Whole Lotta Love in chiusura, passando per Black Dog, Since I've Been Loving You e l'epica Stairway to Heaven), sono le sequenze di finzione a fare spaventosamente cilecca. Effetti speciali ridicoli e frammenti di delirante psichedelia lisergica si alternano in un pastiche che non ha né capo né coda: il manager Peter Grant e il roadie Richard Cole interpretano due spietati gangster, il bassista e tastierista John Paul Jones è il Fantasma dell'Opera, Page è uno stregone, Plant un cavaliere vichingo, Bonham si aggira su macchine da corsa e trattori. Il tutto senza nessuna idea che faccia da filo conduttore, ma nonostante le sue evidenti debolezze all'epoca in America fu un buon successo al botteghino. I fan saranno comunque contenti di poter apprezzare i loro idoli in una performance di grande impatto musicale. Le riprese del concerto sono avvenute durante il tour per la promozione di Houses of the Holy, quinto album degli Zeppelin, nel 1973. Nel 2007 è uscita una versione rimasterizzata con contenuti aggiuntivi.
Led Zeppelin – The Song Remains the Same si inscrive nella tradizione dei film musicali anni Settanta, inaugurata dai Beatles durante il decennio precedente con Tutti per uno (1964), ma le vicende produttive intricate e il poco tempo che la band, all'apice della propria carriera, ha potuto dedicarvi hanno prodotto un risultato a dir poco deludente. Se le riprese del concerto funzionano benissimo, con Page e Plant in forma smagliante impegnati a presentare i pezzi più hot del repertorio zeppeliniano (da Rock'n'Roll, adrenalinica apertura, a Whole Lotta Love in chiusura, passando per Black Dog, Since I've Been Loving You e l'epica Stairway to Heaven), sono le sequenze di finzione a fare spaventosamente cilecca. Effetti speciali ridicoli e frammenti di delirante psichedelia lisergica si alternano in un pastiche che non ha né capo né coda: il manager Peter Grant e il roadie Richard Cole interpretano due spietati gangster, il bassista e tastierista John Paul Jones è il Fantasma dell'Opera, Page è uno stregone, Plant un cavaliere vichingo, Bonham si aggira su macchine da corsa e trattori. Il tutto senza nessuna idea che faccia da filo conduttore, ma nonostante le sue evidenti debolezze all'epoca in America fu un buon successo al botteghino. I fan saranno comunque contenti di poter apprezzare i loro idoli in una performance di grande impatto musicale. Le riprese del concerto sono avvenute durante il tour per la promozione di Houses of the Holy, quinto album degli Zeppelin, nel 1973. Nel 2007 è uscita una versione rimasterizzata con contenuti aggiuntivi.
