Il mio piccolo genio
Little Man Tate
Durata
99
Formato
Regista
Fred Tate (Adam Hann-Byrd) è un bimbo prodigio che, sin dalla tenera età, dimostra di avere un quoziente intellettivo ben al di sopra della media. Proprio a causa del suo dono, il piccolo avrà difficoltà a instaurare dei rapporti con i suoi coetanei, motivo per cui la madre Dede (Jodie Foster) decide di mandarlo in una scuola speciale.
L'esordio dietro la macchina da presa di Jodie Foster è un dramma a misura di bambino (speciale), che ha tra i suoi pregi migliore la capacità di descrivere efficacemente il rapporto tra il piccolo protagonista e le figure che lo circondano, dalla madre ai coetanei. Sfaccettato dal punto di vista psicologico, il film perde colpi per uno stile registico che scade spesso nel melenso e nel retorico. Forse poco sicura di sé dietro la macchina da presa, la Foster cerca di guidare forzatamente le emozioni dello spettatore in una specifica direzione, limitando così il (libero) coinvolgimento e non riuscendo a toccare corde particolarmente profonde. Peccato, perché c'erano gli spunti per fare qualcosa di ben più significativo.
L'esordio dietro la macchina da presa di Jodie Foster è un dramma a misura di bambino (speciale), che ha tra i suoi pregi migliore la capacità di descrivere efficacemente il rapporto tra il piccolo protagonista e le figure che lo circondano, dalla madre ai coetanei. Sfaccettato dal punto di vista psicologico, il film perde colpi per uno stile registico che scade spesso nel melenso e nel retorico. Forse poco sicura di sé dietro la macchina da presa, la Foster cerca di guidare forzatamente le emozioni dello spettatore in una specifica direzione, limitando così il (libero) coinvolgimento e non riuscendo a toccare corde particolarmente profonde. Peccato, perché c'erano gli spunti per fare qualcosa di ben più significativo.