Una notte con la regina
A Royal Night Out
Durata
97
Formato
Regista
Durante i festeggiamenti per la fine della Seconda guerra mondiale, le principesse Elizabeth (Sarah Gadon) e Margaret (Bel Powley) ottengono da Re Giorgio IV (Rupert Everett) l’eccezionale permesso di partecipare a un party. Quella che doveva essere un’innocente serata con ritorno tassativo all’una, si trasformerà in una rocambolesca avventura notturna per le vie di Londra.
Versione assai romanzata di un fatto storicamente avvenuto (ma nella realtà le principesse uscirono scortate e rientrarono effettivamente all’una a Buckingham Palace), Una notte con la regina è una commedia romantica d’altri tempi, ambientata in una capitale britannica accuratamente ricostruita. Garbata come si conviene alla famiglia reale, sfiora senza mai approfondire le tematiche potenzialmente più interessanti, come l’incontro brutale delle rampolle con la realtà, i quartieri bassi, la sporca Soho con le sue prostitute, i malintenzionati, ma anche la gioia incontenibile del popolo liberato, gli abbracci, la sporcizia, insomma, la vita. Discreta la regia, misurate le interpretazioni: è il sale a mancare nel protrarsi dei pellegrinaggi, tra il tragico e il comico, delle principesse nella nightlife londinese e il rischio sbadiglio è sempre dietro l’angolo, nonostante si cerchi di tenere il ritmo piuttosto alto. Un po’ ripetitive le situazioni, talvolta spinte fino al paradosso, e leziosa la colonna sonora jazz, mentre i dialoghi tra Elizabeth e il soldato Jack (Jack Reynor) suonano troppo costruiti. Una leggera (ai limiti dell'inconsistenza) visione di intrattenimento per chi ama i film in costume. Irriconoscibile e invecchiato malissimo Rupert Everett nei panni del sovrano, accompagnato da una severa Emily Watson nel ruolo di Elisabetta I.
Versione assai romanzata di un fatto storicamente avvenuto (ma nella realtà le principesse uscirono scortate e rientrarono effettivamente all’una a Buckingham Palace), Una notte con la regina è una commedia romantica d’altri tempi, ambientata in una capitale britannica accuratamente ricostruita. Garbata come si conviene alla famiglia reale, sfiora senza mai approfondire le tematiche potenzialmente più interessanti, come l’incontro brutale delle rampolle con la realtà, i quartieri bassi, la sporca Soho con le sue prostitute, i malintenzionati, ma anche la gioia incontenibile del popolo liberato, gli abbracci, la sporcizia, insomma, la vita. Discreta la regia, misurate le interpretazioni: è il sale a mancare nel protrarsi dei pellegrinaggi, tra il tragico e il comico, delle principesse nella nightlife londinese e il rischio sbadiglio è sempre dietro l’angolo, nonostante si cerchi di tenere il ritmo piuttosto alto. Un po’ ripetitive le situazioni, talvolta spinte fino al paradosso, e leziosa la colonna sonora jazz, mentre i dialoghi tra Elizabeth e il soldato Jack (Jack Reynor) suonano troppo costruiti. Una leggera (ai limiti dell'inconsistenza) visione di intrattenimento per chi ama i film in costume. Irriconoscibile e invecchiato malissimo Rupert Everett nei panni del sovrano, accompagnato da una severa Emily Watson nel ruolo di Elisabetta I.