Cinema 
Prossimamente al cinema 
Streaming 
TV 
Scelti per te 
Parlami dolcemente
Speak Easily
Durata
82
Formato
Regista
Un impacciato professore (Buster Keaton) parte per New York per incassare una presunta eredità. Lungo il viaggio, incontra una compagnia teatrale guidata dall'impresario James (Jimmy Durante) e decide di finanziare il loro spettacolo per amore dell'attrice Pansy Peets (Ruth Selwyn). Ma viene sedotto dalla vamp Eleanor (Thelma Todd). La sera della prima ne accadranno di tutti i colori.
Conosciuto anche come Il professore, è una delle pellicole in cui l'icona Buster Keaton (qui solo attore e non regista) cerca di restare al passo con una cinematografia in cui ormai si è imposto definitivamente il sonoro. Sedgwick, al fianco di Keaton come regista ne Il cameraman (1928) e in altri film del periodo muto, affianca la gestualità iperbolica del divo alla verve più parlata del cantante-attore Jimmy Durante. I due reciteranno insieme in altri film e, curiosamente, appariranno entrambi in Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo (1963) di Stanley Kramer. Il tentativo è poco riuscito: siamo ben lontani dal periodo d'oro del cinema keatoniano più inventivo e poetico. La narrazione procede stancamente e le idee latitano. Non mancano comunque momenti spassosi, come la sequenza che vede il professore e la procace Eleanor ubriachi marci o quella (un po' ripetitiva) dello spettacolo, dove esplode il dinamismo fisico di un attore il cui genio è tuttavia destinato a un declino inesorabile.
Conosciuto anche come Il professore, è una delle pellicole in cui l'icona Buster Keaton (qui solo attore e non regista) cerca di restare al passo con una cinematografia in cui ormai si è imposto definitivamente il sonoro. Sedgwick, al fianco di Keaton come regista ne Il cameraman (1928) e in altri film del periodo muto, affianca la gestualità iperbolica del divo alla verve più parlata del cantante-attore Jimmy Durante. I due reciteranno insieme in altri film e, curiosamente, appariranno entrambi in Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo (1963) di Stanley Kramer. Il tentativo è poco riuscito: siamo ben lontani dal periodo d'oro del cinema keatoniano più inventivo e poetico. La narrazione procede stancamente e le idee latitano. Non mancano comunque momenti spassosi, come la sequenza che vede il professore e la procace Eleanor ubriachi marci o quella (un po' ripetitiva) dello spettacolo, dove esplode il dinamismo fisico di un attore il cui genio è tuttavia destinato a un declino inesorabile.
