La più grande storia mai raccontata
The Greatest Story Ever Told
Durata
225
Formato
Regista
Vita di Gesù (Max von Sydow), dalla nascita a Betlemme all'annuncio della Resurrezione, passando attraverso il battesimo di Giovanni Battista (Charlton Heston), la predicazione, l'ultima cena e la crocifissione.
Monumento funebre alla lunga e prolifica serie dei kolossal biblici hollywoodiani, che ebbero tanta fortuna soprattutto negli anni Cinquanta. Nonostante sia una creatura del sempre ambizioso George Stevens (che creò appositamente società di produzione The Greatest Story Productions), contiene scene dirette da David Lean (la strage degli innocenti) e da Jean Negulesco (le strade di Gerusalemme), entrambi non accreditati. Costoso e magniloquente, è molto più ossequioso e meno anarchico di Il re dei re di Nicholas Ray (1961) ma, in definitiva, anche meno “cristiano” e meno efficace. Più che la vita di Cristo, sembra essere un'infinita parata di star del cinema: l'elenco dei nomi illustri pare lungo quanto il torrenziale metraggio della pellicola. Fu il primo film in lingua inglese per von Sydow e l'ultima apparizione di Claude Rains; c'è persino un cameo di John Wayne. Peccato che le sue quasi quattro ore si trascinino con un ritmo praticamente azzerato e l'essenzialità dello stile non basti a riscattare un prodotto mai coinvolgente. Grandioso ma soporifero.
Monumento funebre alla lunga e prolifica serie dei kolossal biblici hollywoodiani, che ebbero tanta fortuna soprattutto negli anni Cinquanta. Nonostante sia una creatura del sempre ambizioso George Stevens (che creò appositamente società di produzione The Greatest Story Productions), contiene scene dirette da David Lean (la strage degli innocenti) e da Jean Negulesco (le strade di Gerusalemme), entrambi non accreditati. Costoso e magniloquente, è molto più ossequioso e meno anarchico di Il re dei re di Nicholas Ray (1961) ma, in definitiva, anche meno “cristiano” e meno efficace. Più che la vita di Cristo, sembra essere un'infinita parata di star del cinema: l'elenco dei nomi illustri pare lungo quanto il torrenziale metraggio della pellicola. Fu il primo film in lingua inglese per von Sydow e l'ultima apparizione di Claude Rains; c'è persino un cameo di John Wayne. Peccato che le sue quasi quattro ore si trascinino con un ritmo praticamente azzerato e l'essenzialità dello stile non basti a riscattare un prodotto mai coinvolgente. Grandioso ma soporifero.