7 giugno 1984. Enrico Berlinguer sta parlando a Padova dal palco di un importante comizio elettorale in vista delle elezioni europee, prima che un improvviso malore lo colpisca. Entra in coma di lì a poco e viene trasportato d’urgenza in ospedale dove rimane per 4 giorni, fino alla morte. Il 13 giugno, in mezzo ad un corteo di due milioni di persone, seguito da una cronaca in diretta di proporzioni eccezionali, si consuma il funerale politico più imponente della storia repubblicana.