Putiferio va alla guerra
Durata
91
Formato
Regista
Da tutte le parti del pianeta, dei gufetti partono per far visita al nonno. Lui racconterà loro della più piccola guerra del mondo, tra i formichi rossi e le formiche gialle di Valle Serena.
Gino e Roberto Gavioli fondarono negli anni ‘50 lo studio Gamma Film. Famoso per cortometraggi pubblicitari per Carosello, questo Putiferio va alla guerra è il suo primo e unico lungometraggio. Lo stile è personale ed efficace, e l’eponima protagonista femminile ha una personalità decisamente più frizzante rispetto al canone disneyano dell’epoca, regalando all’animazione un personaggio che, prima dell’inevitabile lieto fine, dovrà affrontare pericoli e avventure in prima persona. Non è l’unico personaggio a funzionare più che bene: il gufo Puti Puti e il suo alcolismo malcelato e il generale dei formichi, vagamente mussoliniano, strappano più di una risata, così come le scene ambientate durante la kermesse degli insetti. Il messaggio pacifista è sicuramente lodevole, ma non brillante per originalità, e il tutto si risolve un po’ troppo in fretta. Però l’idea generale funziona, e Gavioli cerca anche di osare a livello registico, con la messa in scena di un incubo di Putiferio che è senza dubbio visivamente interessante. Nella colonna sonora, due canzoni originali cantate da Rita Pavone.
Gino e Roberto Gavioli fondarono negli anni ‘50 lo studio Gamma Film. Famoso per cortometraggi pubblicitari per Carosello, questo Putiferio va alla guerra è il suo primo e unico lungometraggio. Lo stile è personale ed efficace, e l’eponima protagonista femminile ha una personalità decisamente più frizzante rispetto al canone disneyano dell’epoca, regalando all’animazione un personaggio che, prima dell’inevitabile lieto fine, dovrà affrontare pericoli e avventure in prima persona. Non è l’unico personaggio a funzionare più che bene: il gufo Puti Puti e il suo alcolismo malcelato e il generale dei formichi, vagamente mussoliniano, strappano più di una risata, così come le scene ambientate durante la kermesse degli insetti. Il messaggio pacifista è sicuramente lodevole, ma non brillante per originalità, e il tutto si risolve un po’ troppo in fretta. Però l’idea generale funziona, e Gavioli cerca anche di osare a livello registico, con la messa in scena di un incubo di Putiferio che è senza dubbio visivamente interessante. Nella colonna sonora, due canzoni originali cantate da Rita Pavone.