
La rossa maschera del terrore
The Oblong Box
Durata
96
Formato
Regista
Inghilterra, XIX secolo. Julian Markham (Vincent Price) rinchiude in casa suo fratello Edward (Alister Williamson), tornato dall'Africa con sembianze mostruose a causa di un maleficio. Questi riuscirà però a fuggire e trovare aiuto in un medico (Christopher Lee).
Alla regia di questo horror altalenante doveva esserci Michael Reeves, autore de Il grande inquisitore (1968), morto poco prima delle riprese. Hessler ne ha raccolto l'eredità ma manca dello spessore visivo che aveva dimostrato il suo collega nel lungometraggio dell'anno precedente. Se la fotografia è funzionale ed efficace, è il montaggio a mancare di un ritmo adeguato. La struttura iniziale poteva dare adito a un prodotto interessante, la suspense non manca, ma il risultato finale rimane vittima di alcuni passaggi narrativi macchinosi e di una conclusione non all'altezza. I fan del genere, però, potranno apprezzare la presenza di Christopher Lee e Vincent Price, due dei massimi interpreti horror del periodo, che si trovano per la prima volta a recitare insieme. Ispirato, in minima parte, a La cassa oblunga di Edgar Allan Poe e, in massima parte, a Il marchio della bestia di Rudyard Kipling.
Alla regia di questo horror altalenante doveva esserci Michael Reeves, autore de Il grande inquisitore (1968), morto poco prima delle riprese. Hessler ne ha raccolto l'eredità ma manca dello spessore visivo che aveva dimostrato il suo collega nel lungometraggio dell'anno precedente. Se la fotografia è funzionale ed efficace, è il montaggio a mancare di un ritmo adeguato. La struttura iniziale poteva dare adito a un prodotto interessante, la suspense non manca, ma il risultato finale rimane vittima di alcuni passaggi narrativi macchinosi e di una conclusione non all'altezza. I fan del genere, però, potranno apprezzare la presenza di Christopher Lee e Vincent Price, due dei massimi interpreti horror del periodo, che si trovano per la prima volta a recitare insieme. Ispirato, in minima parte, a La cassa oblunga di Edgar Allan Poe e, in massima parte, a Il marchio della bestia di Rudyard Kipling.