The Nice Guys
The Nice Guys
Durata
116
Formato
Regista
Los Angeles, anni Settanta. Jackson Healy (Russell Crowe) è pagato per usare le maniere forti contro i nemici dei suoi clienti; Holland March (Ryan Gosling) invece è un detective privato. I due si troveranno a collaborare su un misterioso caso di sparizione che li condurrà a svelare intrighi di scala ben più ampia.
Mescolando azione e commedia proprio come fece agli inizi della sua carriera firmando la sceneggiatura di Arma letale (1987), Shane Black si cimenta in un divertissement patinato e ad alto budget che, tuttavia, di divertente propone ben poco. Percorrendo sin dal prologo la strada dell'eccesso e dell'assurdo (scelta potenzialmente interessante per donare al progetto un'atmosfera surreale e prettamente comica), The Nice Guys punta tutto sull'esagerazione, basandosi su un climax costante che lo porta inevitabilmente a ripetersi e a riciclare situazioni comiche per questo motivo sminuite. Il problema più grave, però, è che a una prima parte comunque curiosa e ammiccante, non ne corrisponda una seconda altrettanto stimolante, mettendo in evidenza tutti i difetti di un simile progetto e perdendo del tutto l'orientamento sia a livello narrativo (l'intreccio si complica notevolmente e di conseguenza il minutaggio si rende sempre più corposo senza alcuna necessità) che tematico (i continui richiami al cinema, così come la satira politica o la denuncia della violenza giovanile sembrano solo spunti fini a se stessi, privi di un adeguato approfondimento). La coppia di protagonisti funziona solo in parte, profilando adeguatamente due caratteri (e fisici) opposti, ma preferendo rilegare la maggioranza dei momenti comici a siparietti verbali che iniziano presto a diventare ripetitivi e prevedibili. Presentato fuori concorso al Festival di Cannes del 2016.
Mescolando azione e commedia proprio come fece agli inizi della sua carriera firmando la sceneggiatura di Arma letale (1987), Shane Black si cimenta in un divertissement patinato e ad alto budget che, tuttavia, di divertente propone ben poco. Percorrendo sin dal prologo la strada dell'eccesso e dell'assurdo (scelta potenzialmente interessante per donare al progetto un'atmosfera surreale e prettamente comica), The Nice Guys punta tutto sull'esagerazione, basandosi su un climax costante che lo porta inevitabilmente a ripetersi e a riciclare situazioni comiche per questo motivo sminuite. Il problema più grave, però, è che a una prima parte comunque curiosa e ammiccante, non ne corrisponda una seconda altrettanto stimolante, mettendo in evidenza tutti i difetti di un simile progetto e perdendo del tutto l'orientamento sia a livello narrativo (l'intreccio si complica notevolmente e di conseguenza il minutaggio si rende sempre più corposo senza alcuna necessità) che tematico (i continui richiami al cinema, così come la satira politica o la denuncia della violenza giovanile sembrano solo spunti fini a se stessi, privi di un adeguato approfondimento). La coppia di protagonisti funziona solo in parte, profilando adeguatamente due caratteri (e fisici) opposti, ma preferendo rilegare la maggioranza dei momenti comici a siparietti verbali che iniziano presto a diventare ripetitivi e prevedibili. Presentato fuori concorso al Festival di Cannes del 2016.