
Senza destino
Sorstalanság
Durata
140
Formato
Regista
Budapest, Seconda guerra mondiale. Travolto dalla tragedia del conflitto e dall'avvento del nazismo, il giovane ebreo Köves (Marcell Nagy) viene deportato in un campo di concentramento. Tra violenza, soprusi e aberrazioni, dovrà imparare a sopravvivere, facendo i conti con il proprio destino.
Esordio al lungometraggio per l'ex direttore della fotografia Lajos Koltai, che si ispira al romanzo Essere senza destino di Imre Kertész (anche sceneggiatore) e confeziona un dramma a sfondo storico dalle ambizioni quasi metafisiche nel rappresentare il dolore individuale che si fa sofferenza universale. Le premesse, ancorché usurate, sono potenzialmente interessanti e la raffigurazione di una quotidianità insostenibile per i prigionieri non è esente da tocchi originali; ma lo stile rasenta il didascalismo e il fiume di retorica che innerva l'operazione risulta spesso fastidioso. Opera prima coraggiosa, comunque, nella volontà di tratteggiare un orrore irrappresentabile. Daniel Craig è un soldato americano; musiche di Ennio Morricone. Presentato in concorso al Festival di Berlino.
Esordio al lungometraggio per l'ex direttore della fotografia Lajos Koltai, che si ispira al romanzo Essere senza destino di Imre Kertész (anche sceneggiatore) e confeziona un dramma a sfondo storico dalle ambizioni quasi metafisiche nel rappresentare il dolore individuale che si fa sofferenza universale. Le premesse, ancorché usurate, sono potenzialmente interessanti e la raffigurazione di una quotidianità insostenibile per i prigionieri non è esente da tocchi originali; ma lo stile rasenta il didascalismo e il fiume di retorica che innerva l'operazione risulta spesso fastidioso. Opera prima coraggiosa, comunque, nella volontà di tratteggiare un orrore irrappresentabile. Daniel Craig è un soldato americano; musiche di Ennio Morricone. Presentato in concorso al Festival di Berlino.