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Staying Alive
Staying Alive
Durata
93
Formato
Regista
Dopo cinque anni torna Tony Manero (John Travolta), che nel frattempo ha lasciato i bassifondi e vive a Manhattan cercando di sfondare a Broadway. La sua vita sentimentale continua a essere tormentata, tanto che il protagonista sarà coinvolto in un triangolo amoroso.
Seguito de La febbre del sabato sera (1977), Staying Alive ripropone stancamente i meccanismi narrativi che furono la chiave del successo del più celebre e riuscito capitolo precedente. John Travolta riveste i panni dell'iconico personaggio in una pellicola che è una sciatta commedia musicale infarcita di sentimentalismo a buon mercato. Curioso che alla regia ci sia Sylvester Stallone (voluto espressamente da Travolta), regista che imprime alla pellicola un ritmo incalzante già visto nella saga di Rocky. Un ballerino che si allena come un pugile per preparare lo spettacolo (o incontro?) finale.
Seguito de La febbre del sabato sera (1977), Staying Alive ripropone stancamente i meccanismi narrativi che furono la chiave del successo del più celebre e riuscito capitolo precedente. John Travolta riveste i panni dell'iconico personaggio in una pellicola che è una sciatta commedia musicale infarcita di sentimentalismo a buon mercato. Curioso che alla regia ci sia Sylvester Stallone (voluto espressamente da Travolta), regista che imprime alla pellicola un ritmo incalzante già visto nella saga di Rocky. Un ballerino che si allena come un pugile per preparare lo spettacolo (o incontro?) finale.
