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The Northman
The Northman
Durata
140
Formato
Regista
Dopo aver assistito all’omicidio di suo padre per mano di suo zio, il principe Amleth (Alexander Skarsgård) inizia a meditare la sua vendetta fin da bambino. Di lui si sono perse le tracce ma, diversi anni dopo quel tragico evento, tornerà per farsi giustizia.
Il terzo lungometraggio di Robert Eggers, dopo il potente esordio con The Witch (2015) e il meno riuscito The Lighthouse (2019), è ancora una volta un film che gioca con gli archetipi ancestrali, basandosi questa volta su un mito norreno ripreso dallo storico medievale Saxo Grammaticus e successivamente adattato da Shakespeare per il suo Amleto. La messinscena di Eggers è feroce, assetata di sangue come il suo protagonista, un vendicatore senza scrupoli al centro di un film pieno di una violenza degna di uno slasher movie: è infatti ancora un horror quello che dirige il regista americano, seppur ibridato con una componente fantasy che spesso stona (le parti oniriche sono prive di grande fascino) con il lato più carnale e realistico della vicenda. Nonostante l’ampia durata, si sente nella prima parte una certa frettolosità narrativa, dovuta probabilmente a qualche taglio di troppo imposto dalla produzione che rende il percorso di Amleto (soprattutto nelle prime fasi in cui è adulto) meno coinvolgente del dovuto. The Northman ha dalla sua un buon ritmo nella parte centrale e un’estetica degna di nota, soprattutto negli ottimi giochi di luci e ombre, ma fatica eccessivamente a carburare e anche la parte conclusiva lascia a desiderare per alcune forzature visive non necessarie alla causa. Eggers sa come girare e prosegue a fare dei suoi movimenti di macchina un andamento da sabba stregonesco, perfetto per coerenza con quanto viene raccontato, ma si sente a tratti un certo autocompiacimento e non tutti i personaggi sono efficaci come vorrebbe. Buona performance fisica e animalesca di Alexander Skarsgård, mentre la meno convincente è Nicole Kidman nei panni della madre di Amleth. Il film è stato scritto dal regista insieme a Sjón, abituale autore di Björk e quest’ultima compare nei panni dell’indovina Seeress.
Il terzo lungometraggio di Robert Eggers, dopo il potente esordio con The Witch (2015) e il meno riuscito The Lighthouse (2019), è ancora una volta un film che gioca con gli archetipi ancestrali, basandosi questa volta su un mito norreno ripreso dallo storico medievale Saxo Grammaticus e successivamente adattato da Shakespeare per il suo Amleto. La messinscena di Eggers è feroce, assetata di sangue come il suo protagonista, un vendicatore senza scrupoli al centro di un film pieno di una violenza degna di uno slasher movie: è infatti ancora un horror quello che dirige il regista americano, seppur ibridato con una componente fantasy che spesso stona (le parti oniriche sono prive di grande fascino) con il lato più carnale e realistico della vicenda. Nonostante l’ampia durata, si sente nella prima parte una certa frettolosità narrativa, dovuta probabilmente a qualche taglio di troppo imposto dalla produzione che rende il percorso di Amleto (soprattutto nelle prime fasi in cui è adulto) meno coinvolgente del dovuto. The Northman ha dalla sua un buon ritmo nella parte centrale e un’estetica degna di nota, soprattutto negli ottimi giochi di luci e ombre, ma fatica eccessivamente a carburare e anche la parte conclusiva lascia a desiderare per alcune forzature visive non necessarie alla causa. Eggers sa come girare e prosegue a fare dei suoi movimenti di macchina un andamento da sabba stregonesco, perfetto per coerenza con quanto viene raccontato, ma si sente a tratti un certo autocompiacimento e non tutti i personaggi sono efficaci come vorrebbe. Buona performance fisica e animalesca di Alexander Skarsgård, mentre la meno convincente è Nicole Kidman nei panni della madre di Amleth. Il film è stato scritto dal regista insieme a Sjón, abituale autore di Björk e quest’ultima compare nei panni dell’indovina Seeress.
