Un vagabondo alla corte di Francia
If I Were King
Durata
101
Formato
Regista
Parigi, 1463. Durante la tirannia di Luigi XI (Basil Rathbone), il poeta Villon (Ronald Colman) è uno dei pochi che ha il coraggio di protestare facendo sempre sentire la sua voce. Per una serie di motivi, finisce a lavorare una settimana sotto le dirette dipendenze del re, dimostrandogli come la crudeltà non porti mai a nessun lieto fine.
Tratto dall'omonimo romanzo di Justin Huntly McCarthy. Lloyd è bravo a dirigere e organizzare un film capace di valorizzare la sua componente più commerciale, sfruttata attraverso personaggi e vicende storiche su cui il cinema raramente si è soffermato. Ciò che però rende il tutto vano e insipido è la tendenza a banalizzare i personaggi, ben poco credibili e scritti in maniera grossolana. Il poeta Villon è decisamente stereotipato, senza un minimo di studio filologico alle spalle e reso in maniera piatta e monotona. Stessa sorte spetta a re Luigi XI, che qui viene rappresentato come un classico antagonista alle prese con una redenzione. Buoni sentimenti e finale scontato.
Tratto dall'omonimo romanzo di Justin Huntly McCarthy. Lloyd è bravo a dirigere e organizzare un film capace di valorizzare la sua componente più commerciale, sfruttata attraverso personaggi e vicende storiche su cui il cinema raramente si è soffermato. Ciò che però rende il tutto vano e insipido è la tendenza a banalizzare i personaggi, ben poco credibili e scritti in maniera grossolana. Il poeta Villon è decisamente stereotipato, senza un minimo di studio filologico alle spalle e reso in maniera piatta e monotona. Stessa sorte spetta a re Luigi XI, che qui viene rappresentato come un classico antagonista alle prese con una redenzione. Buoni sentimenti e finale scontato.