La vergine di Salem
Maid of Salem
Durata
86
Formato
Regista
Sul finire del Seicento, in Massachussets, il villaggio di Salem viene invaso da una superstizione che dà luogo a una vera e propria caccia alle streghe in cui vengono uccise molte donne. Barbara (Claudette Colbert), giovane appena giunta dall'Inghilterra, proverà a ribellarsi a questa insana follia. Ma verrà condannata per le sue idee.
Nello stesso anno in cui diresse l'insipido western Un mondo che sorge (1937), Frank Lloyd lavorò anche su questa pellicola dalle tonalità più cupe e tetre, ma il risultato è tutt'altro che convincente. La vergine di Salem prende le mosse da un soggetto (di Bradley King) sicuramente stimolante, che non riesce però a diventare metafora convincente di una condizione sociale e il risultato complessivo è men che mediocre. I momenti tenebrosi non lasciano il segno e i buoni sentimenti hanno il sopravvento. Permeato di un'aura vagamente intellettuale (relativa al giudizio morale su coloro che si privano della ragione poiché annebbiati da un credo) che non gli si addice. Da evitare.
Nello stesso anno in cui diresse l'insipido western Un mondo che sorge (1937), Frank Lloyd lavorò anche su questa pellicola dalle tonalità più cupe e tetre, ma il risultato è tutt'altro che convincente. La vergine di Salem prende le mosse da un soggetto (di Bradley King) sicuramente stimolante, che non riesce però a diventare metafora convincente di una condizione sociale e il risultato complessivo è men che mediocre. I momenti tenebrosi non lasciano il segno e i buoni sentimenti hanno il sopravvento. Permeato di un'aura vagamente intellettuale (relativa al giudizio morale su coloro che si privano della ragione poiché annebbiati da un credo) che non gli si addice. Da evitare.