Vidocq – La maschera senza volto
Vidocq
Durata
99
Formato
Regista
Parigi, XIX secolo. L'ispettore Vidocq (Gérard Depardieu) è sulle tracce del temibile “Alchimista”, assassino di vergini che pare impossibile da fermare. Anche Vidocq sparisce dalla circolazione per causa sua, ma il giornalista Etienne Boisset (Guillaume Canet) sospetta che ci sia sotto qualcosa di ancor più misterioso.
Prendendo ispirazione dalla reale figura di Eugène-François Vidocq (1775-1857), Pitof (pseudonimo di Jean-Christophe Comar) esordisce dietro la macchina da presa con un bizzarro giallo gotico, purtroppo privo di guizzi o di elementi da ricordare. Il neoregista ha iniziato la sua carriera lavorando come supervisore degli effetti speciali dei film di Jean-Pierre Jeunet e Marc Caro (a partire da Delicatessen del 1991) e anche in questo caso conferma che questo è il suo principale interesse: più che un film narrativo a tutti gli effetti, Vidocq sembra soltanto un videoclip particolarmente allungato, privo di una trama degna di tale nome e concentrato soltanto sull'azione e il montaggio. Davvero troppo poco per potersi far coinvolgere o, quantomeno, interessarsi fino in fondo a una pellicola trascurabile, autocompiaciuta e sconclusionata. Così così anche il protagonista Gérard Depardieu.
Prendendo ispirazione dalla reale figura di Eugène-François Vidocq (1775-1857), Pitof (pseudonimo di Jean-Christophe Comar) esordisce dietro la macchina da presa con un bizzarro giallo gotico, purtroppo privo di guizzi o di elementi da ricordare. Il neoregista ha iniziato la sua carriera lavorando come supervisore degli effetti speciali dei film di Jean-Pierre Jeunet e Marc Caro (a partire da Delicatessen del 1991) e anche in questo caso conferma che questo è il suo principale interesse: più che un film narrativo a tutti gli effetti, Vidocq sembra soltanto un videoclip particolarmente allungato, privo di una trama degna di tale nome e concentrato soltanto sull'azione e il montaggio. Davvero troppo poco per potersi far coinvolgere o, quantomeno, interessarsi fino in fondo a una pellicola trascurabile, autocompiaciuta e sconclusionata. Così così anche il protagonista Gérard Depardieu.