Racconto di primavera
Conte de printemps
Durata
108
Formato
Regista
Insegnante di filosofia alle prime armi, Jeanne (Anne Teyssèdre) sta vivendo un momento di crisi con il fidanzato. A una festa fuori Parigi conosce Natacha (Florence Darel), la quale decide di ospitare la nuova amica nella sua casa di campagna per qualche giorno. Natacha, in cattivi rapporti con Eve (Eloïse Bennett), giovanissima fidanzata del padre (Hugues Quester), invita Jeanne a entrare nelle grazie del genitore.
All'alba dei settant'anni, il lucidissimo Rohmer approda agli anni '90 inaugurando i Racconti delle quattro stagioni, un nuovo ciclo di opere che terminerà nel 1998. Il primo capitolo della tetralogia è una ulteriore variazione sul rapporti di coppia, la fragilità della figura femminile e le sue contraddizioni, già espressi dall'autore francese nei decenni precedenti e, in particolare, nella serie Commedie e proverbi (1981-1987). In un contesto naturale che lascia spazio all'improvvisazione, ciò che conta è la capacità di Rohmer di rinnovare la propria poetica senza stravolgerla, perseguendo un'analisi della "straordinaria quotidianità" delle persone coerente con se stessa ma mai ripetitiva. Come la vita. Amicizia, gelosia, passione e repulsione sono sentimenti sussurrati con fermezza. Bella ambientazione en plein air che richiama la primavera del titolo, con scorci della Val-d'Oise e dell'Île-de-France. Un pizzico di maniera di troppo intacca, in parte, la resa complessiva. Nella colonna sonora Beethoven e Schumann.
All'alba dei settant'anni, il lucidissimo Rohmer approda agli anni '90 inaugurando i Racconti delle quattro stagioni, un nuovo ciclo di opere che terminerà nel 1998. Il primo capitolo della tetralogia è una ulteriore variazione sul rapporti di coppia, la fragilità della figura femminile e le sue contraddizioni, già espressi dall'autore francese nei decenni precedenti e, in particolare, nella serie Commedie e proverbi (1981-1987). In un contesto naturale che lascia spazio all'improvvisazione, ciò che conta è la capacità di Rohmer di rinnovare la propria poetica senza stravolgerla, perseguendo un'analisi della "straordinaria quotidianità" delle persone coerente con se stessa ma mai ripetitiva. Come la vita. Amicizia, gelosia, passione e repulsione sono sentimenti sussurrati con fermezza. Bella ambientazione en plein air che richiama la primavera del titolo, con scorci della Val-d'Oise e dell'Île-de-France. Un pizzico di maniera di troppo intacca, in parte, la resa complessiva. Nella colonna sonora Beethoven e Schumann.