Im Keller
Im Keller
Durata
81
Formato
Regista
Storie di quotidiano degrado nell'Austria contemporanea, tra rigurgiti di stampo nazista, donne mentalmente disturbate che accudiscono bambole come fossero neonati e sperimentazioni sadomaso.
Ulrich Seidl torna alle proprie origini artistiche, confezionando un documentario che dovrebbe tratteggiare le derive oscure dell'animo umano. Squallore e desolazione imperanti, metaforizzate dalle cantine (cui il titolo fa esplicito riferimento) in cui i personaggi alla deriva chiudono a chiave scomodi segreti e deviazioni inconfessabili: tra scelte stilistiche ormai usurate (il consueto e asettico rigore geometrico, marca tipicamente autoriale) e simbolismi d'accatto, Seidl dimostra una totale mancanza di tatto e sensibilità nell'affrontare tematiche scottanti, ridicolizzando biecamente gli oggetti di un'indagine tanto compiaciuta quanto superflua. Nefandezze insostenibili e un senso di disagio ben poco costruttivo; peccato, perché la materia di base, potenzialmente disturbante, poteva dare origine a un'opera ben più interessante. Presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia.
Ulrich Seidl torna alle proprie origini artistiche, confezionando un documentario che dovrebbe tratteggiare le derive oscure dell'animo umano. Squallore e desolazione imperanti, metaforizzate dalle cantine (cui il titolo fa esplicito riferimento) in cui i personaggi alla deriva chiudono a chiave scomodi segreti e deviazioni inconfessabili: tra scelte stilistiche ormai usurate (il consueto e asettico rigore geometrico, marca tipicamente autoriale) e simbolismi d'accatto, Seidl dimostra una totale mancanza di tatto e sensibilità nell'affrontare tematiche scottanti, ridicolizzando biecamente gli oggetti di un'indagine tanto compiaciuta quanto superflua. Nefandezze insostenibili e un senso di disagio ben poco costruttivo; peccato, perché la materia di base, potenzialmente disturbante, poteva dare origine a un'opera ben più interessante. Presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia.