Work
Baara
Durata
90
Formato
Regista
La vita di alcuni lavoratori di Bamako che cercano migliori condizioni contrattuali nella fabbrica in cui lavorano.
L’opera seconda di Cissé, sceneggiata durante il suo incarceramento dovuto al suo precedente film, è un altro dramma sociale di grande realismo. Salvo l’enigmatico incipit, infatti, la regia accompagna quasi invisibile i suoi protagonisti. Da un capo d’azienda poco interessato ai suoi dipendenti, a un sindacalista che cerca di migliorare la vita dei suoi colleghi. Al centro, un ragazzo che lavora come facchino per le strade della città, e il cui sguardo ingenuo scopre le storture di una società approfittatrice dei suoi membri più poveri. Il coraggio non manca a Cissé, e il Mali che racconta è sempre complesso e sfaccettato, lontano da manicheismi semplificatori. La sua regia è qui, però, più anonima rispetto al film precedente e a tutti i successivi. Forse proprio per mantenere il massimo realismo, mette un po’ da parte la sua autorialità. Il risultato è comunque di buon livello e gli fu riconosciuto sia il primo premio al festival di Ouagadougou che il premio della giuria a Locarno.
L’opera seconda di Cissé, sceneggiata durante il suo incarceramento dovuto al suo precedente film, è un altro dramma sociale di grande realismo. Salvo l’enigmatico incipit, infatti, la regia accompagna quasi invisibile i suoi protagonisti. Da un capo d’azienda poco interessato ai suoi dipendenti, a un sindacalista che cerca di migliorare la vita dei suoi colleghi. Al centro, un ragazzo che lavora come facchino per le strade della città, e il cui sguardo ingenuo scopre le storture di una società approfittatrice dei suoi membri più poveri. Il coraggio non manca a Cissé, e il Mali che racconta è sempre complesso e sfaccettato, lontano da manicheismi semplificatori. La sua regia è qui, però, più anonima rispetto al film precedente e a tutti i successivi. Forse proprio per mantenere il massimo realismo, mette un po’ da parte la sua autorialità. Il risultato è comunque di buon livello e gli fu riconosciuto sia il primo premio al festival di Ouagadougou che il premio della giuria a Locarno.