Banel & Adama
Banel & Adama
2023
Paesi
Mali, Senegal, Francia
Genere
Drammatico
Durata
87 min.
Formato
Colore
Regista
Ramata-Toulaye Sy
Attori
Mamadou Diallo
Khady Mane
Senegal. Legati alla quotidianità del villaggio in cui vivono, Banel (Khady Mane) e Adama (Mamadou Diallo) si amano e coltivano il sogno di andare a vivere da soli e costruirsi un futuro insieme, lasciando le rispettive famiglie. Per i due giovani non sarà facile infrangere le radicate tradizioni del luogo.

Dopo il successo ottenuto nei festival internazionali con il cortometraggio Astel (2021), la regista e sceneggiatrice francese di origine senegalese Ramata-Toulaye Sy, classe 1986, approda in concorso a Cannes con un'opera prima di buona suggestione, profondamente immersa in luoghi densi di magia e mistero. Il nucleo della storia è quello di un amore puro osteggiato dal peso di tradizioni che tendono a schiacciare il desiderio di libertà dei giovani. Il ritratto dei due amanti è spontaneo e si regge su pulsioni contrastanti, passando da momenti di poesia spirituale, con tanto di suggestioni oniriche, a istanti di forte tensione emotiva. Il rifiuto di Adama di diventare il capo del villaggio è l'evento scatenante che incrina un rapporto quasi fanciullesco nella sua incantevole grazia: i momenti più felici del film arrivano quando a essere protagonista è la frustrazione di Banel, ragazza smarrita ma sempre determinata che vede il suo sogno infrangersi. Ed è qui che alcune importanti riflessioni sull'istituzione famigliare e sulla maternità assumono piena forma. Nonostante la breve durata, però, il film spesso vive di sole intuizioni messe in successione una dopo l'altra, senza un efficace disegno complessivo. Molto curato dal punto di vista delle suggestioni estetiche, il film ha picchi stilistici per nulla banali (la tempesta di sabbia finale, in primis) soprattutto quando intraprende la strada di una messa in scena quasi arthouse di puro godimento visivo. Lirico e coinvolgente in più di un'occasione, ma troppo acerbo per ragionare su temi importanti come il senso di responsabilità individuale e il libero arbitrio. In ogni caso, un esordio niente male. Ramata-Toulaye Sy ha ricavato la sceneggiatura del film dalla sua tesi di laurea alla scuola di cinema parigina La fémis.
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