Benedetta
Benedetta
2021
Paesi
Francia, Olanda
Generi
Biografico, Erotico, Drammatico
Durata
127 min.
Formato
Colore
Regista
Paul Verhoeven
Attori
Virginie Efira
Charlotte Rampling
Daphne Patakia
Lambert Wilson


Benedetta (Virginie Efira), figlia di una famiglia benestante, entra a soli 9 anni nel convento di Pescia, in Toscana, in un periodo in cui la peste nera ha sparso miseria in tutta la penisola. La giovane suora ben presto inizia ad avere strane visioni, tra l'erotico e il religioso, che suscitano allo stesso tempo perplessità e fascino all’interno del convento. Benedetta, intanto, si avvicinerà a una novizia (Daphne Patakia) con cui creerà un legame sempre più intimo.

Anima e carne, sacro e profano, Benedetta e… Benedetta: parla di questo dualismo Paul Verhoeven, ispirandosi alla vera storia di Benedetta Carlini, raccontata da Judith Brown in Atti impuri del 1986. Mistica capace di parlare con Gesù o abile truffatrice in grado di manipolare le menti? Il regista olandese non dà risposte, ma pone interrogativi attorno a questa figura protagonista di un (anti)biopic pensato per scandalizzare, tra blasfemie di ogni sorta e slanci spirituali imprevisti. Si potrebbe trattare in maniera veloce e superficiale un film come questo, che sembra pensato solo per provocare gratuitamente, ma in realtà – al netto dei non pochi difetti – c’è un senso interessante dietro all’operazione: Verhoeven mescola in maniera esuberante e fin sgraziata il registro alto e il registro basso, alternando sequenze grottesche di bassa lega con passaggi intellettualmente e visivamente complessi e suggestivi. Parlavamo di sacro e profano, in fondo, ed è proprio su questo dualismo che il film si snocciola non soltanto da un punto di vista narrativo, ma formale e concettuale, diventando paradossalmente interessante. I momenti oltre la soglia del cattivo gusto ci sono e diversi spunti sanno anche molto di già visto, togliendo profondità all’operazione, ma nel disegno complessivo qualcosa di davvero forte rimane, per chi ha voglia di guardare oltre tutti quei nudi e le provocazioni messe in campo. Grande prova di Charlotte Rampling nei panni della Madre Superiora del convento. Presentato in concorso al Festival di Cannes 2021.


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