La coquille et le clergyman
La coquille et le clergyman
1928
Paese
Francia
Genere
Sperimentale
Durata
41 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Germaine Dulac
Attori
Alex Allin
Genica Athanasiou
Lucien Bataille
Un sacerdote (Alex Allin), perseguitato da visioni erotiche e disturbanti, insegue un generale (Lucien Bataille) con l'intento di sedurne la compagna (Genica Athanasiou). Ma dopo varie peripezie, reali o solo immaginate, il suo desiderio rimarrà frustrato. Splendido esempio di teoria assolutista sulle potenzialità espressive di un cinema “soggettivo” e “straniante”, La coquille et le clergyman si apre a immagini sature di desideri e pulsioni negate. Avvolto da un'aura più onirica che surrealista (dissolvenze, distorsioni, sovraimpressioni), con un'assenza di linearità tipica del sogno e un simbolismo sessuale da manuale, il film segue una logica di puri sentimenti e percezioni, opponendosi con forza all'analisi razionale (i primi e primissimi piani, spesso spezzati e sfregiati, atti a scandagliare il tumulto interiore dei personaggi) ed esaltando l'anarchia dell'emozione. Un'esperienza estrema, di non facile comprensione e grandissimo impatto visivo, che si opponeva nettamente al classicismo commerciale di stampo americano imperante durante i successivi anni '30. Artaud, che avrebbe voluto interpretare il ruolo del sacerdote, fu tenuto a distanza dalla regista Germaine Dulac (la quale volle totale autonomia di azione) durante tutto il periodo di lavorazione, acuendo quelle tensioni che sarebbero deflagrate in occasione della prima proiezione pubblica («Chi ha fatto questo film? Germaine Dulac? È una vacca!»). Fotografia di Paul Guichard e Paul Parguel.
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