Il colore venuto dallo spazio
Color Out of Space
2019
Timvision
Paesi
Usa, Malesia, Portogallo
Generi
Horror, Fantascienza
Durata
111 min.
Formato
Colore
Regista
Richard Stanley
Attori
Nicolas Cage
Joely Richardson
Madeleine Arthur
Brendan Meyer
Elliot Knight
Tommy Chong
Julian Hilliard

La famiglia Gardner, padre (Nicolas Cage), madre (Joely Richardson) e tre figli (Madeleine Arthur, Brendan Meyer, Julian Hilliard), si trasferisce in una fattoria del New England per iniziare una nuova vita. L'improvvisa caduta di un meteorite sconvolge una già precaria quotidianità: una misteriosa infezione, unita a uno strano colore alieno, sembra impossessarsi di ogni forma di vita, compresa quella umana.


«Era soltanto un colore venuto dallo spazio, messaggero spaventoso degli informi reami dell’infinito, al di là della natura che conosciamo». Howard Phillips Lovecraft e il cinema, rapporto complesso e non sempre positivo: decisamente pochi gli adattamenti dallo scrittore di Providence che possano dirsi riusciti (alcune ispirazioni carpenteriane; Re-Animator di Stuart Gordon, divertissement grottesco tratto da Herbert West, rianimatore), e questo a causa della fondamentale inconsistenza degli incubi lovecraftiani, costantemente filtrati e negati dal narratore guida. Con queste premesse Richard Stanley punta la macchina da presa su Color Out of Space, racconto datato 1927 già portato sullo schermo, tra gli altri, da Daniel Heller (La morte dall'occhio di cristallo, 1965) e David Keith (La fattoria maledetta, 1987), e riesce a compiere un piccolo miracolo, ovvero rispettare la struttura di base confezionando un horror fantascientifico in odore di visionarietà. Il misterioso organismo alieno che prende possesso della fattoria Gardner viene evocato e mai totalmente mostrato, assumendo lo status cardine di ignoto che è alla base dell'intera poetica di Lovecraft, così come gli oggetti della contaminazione, esaltati da dosati ed efficaci effetti speciali, emergono come sfuggenti, realmente disturbanti e vagamente connessi, nel tratteggio, a La cosa di John Carpenter. E il finale, che rimanda ai misteriosi universi del Grandi Antichi e degli Dei Esterni, riesce a eludere il kitsch, compito affatto semplice, restituendo giustizia alla fantasia senza limiti dell'iconico romanziere. Peccato per un incipit catatonico e per interpretazioni non all'altezza; gli appassionati di Lovecraft, in ogni caso, non resteranno delusi.  Presentato in anteprima al Toronto International Film Festival.

Maximal Interjector
Browser non supportato.