Journey to the West
Xi You
2014
Paesi
Francia, Taiwan
Genere
Sperimentale
Durata
56 min.
Formato
Colore
Regista
Tsai Ming-liang
Attori
Lee Kang-sheng
Denis Lavant
Marsiglia, un monaco buddista (Lee Kang-sheng) attraversa la città compiendo passi lentissimi e misurati sotto gli occhi increduli dei passanti: un uomo (Denis Lavant) decide di seguirlo e imitarlo. Prodotto dalla società francese House on Fire e liberamente ispirato a Il viaggio in Occidente (Xīyóu Jì') di Wu Cheng'en, il mediometraggio di Tsai Ming-liang presentato al Festival di Berlino 2014 costituisce la sesta parte di un progetto sperimentale sul leggendario monaco buddista Xuanzang, iniziato con Walker nel 2012 e poi rapidamente proseguito con No Form (2012), Sleepwalk (2012), Diamond Sutra (2012) e Walking on Water (2013). Se la struttura – e il conseguente gioco dei contrasti fra lentezza e velocità, controllo e casualità, sacro e profano – non sembra discostarsi molto dal precedente Walker, il trasferimento dell'ambientazione in suolo francese e l'introduzione di un secondo attore sono elementi di novità che giustificano in parte la decisione del regista malese di tornare a riflettere sul rapporto fra uomo, spazio e tempo nella società contemporanea. Questa volta Tsai sceglie di concentrarsi sul modo in cui l'occidente guarda alla cultura orientale, una cultura apparentemente indecifrabile qui incarnata da un monaco pellegrino (un corpo completamente estraneo, sullo schermo poco più che una macchia di colore rosso) che percorre impassibile la sua strada fra gli sguardi scettici e divertiti di chi lo circonda. Specularmente al suo protagonista, anche Tsai sembra aver intrapreso un percorso di tipo ascetico: depurato ormai da ogni traccia narrativa, il suo cinema si manifesta attraverso complessi tableaux vivants, e il suo lavoro, come da lui stesso più volte ribadito, si rende sempre più indistinguibile da quello di un pittore. Nonostante l'innegabile forza evocativa delle splendide immagini, anche qui resta l'impressione di un esercizio di stile che, giunto al sesto (e non ultimo) episodio, rischia a ogni angolo di scivolare nella maniera.
Maximal Interjector
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