Valerio

Zurlini

19 marzo 1926, Bologna — 26 ottobre 1982, Verona
Premi Principali
Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia 1962
Regista e sceneggiatore italiano. Dopo aver lavorato come aiuto regista presso il neonato Piccolo Teatro di Milano, tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio degli anni Cinquanta realizza una serie di cortometraggi in collaborazione con il compositore Mario Nascimbene. Notato da Pietro Germi, viene segnalato alla Lux Film, debuttando nel lungometraggio con Le ragazze di San Frediano (1955). Nel 1958 si aggiudica il Nastro d'argento per il miglior soggetto per Guendalina (1957): Zurlini avrebbe voluto dirigere il film, ma il produttore Carlo Ponti sceglie di affidarne la regia ad Alberto Lattuada. La sua carriera si sviluppa nell’arco di appena vent’anni, ma conta titoli fondamentali nel panorama cinematografico italiano: Estate violenta (1959); La ragazza con la valigia (1961); Cronaca familiare (1962), Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia ex-aequo con L'infanzia di Ivan (Ivanovo detstvo, 1962) di Andrej Tarkovskij; La prima notte di quiete (1972); Il deserto dei tartari (1976), suo ultimo lungometraggio. Abbandonata la regia cinematografica, negli ultimi anni della sua vita Zurlini si dedica all'insegnamento presso il Centro Sperimentale di Cinematografia e alla direzione del doppiaggio di film stranieri: tra questi, il capolavoro di Michael Cimino Il cacciatore (The Deer Hunter, 1978).
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