Aelita
Aelita
Durata
111
Formato
Regista
L'ingegnere moscovita Lol (Nikolaj Cereteli) è inquieto, si sente spiato e crede che la moglie lo tradisca. Dopo averla uccisa per gelosia, fugge su Marte a bordo di un razzo da lui inventato per incontrare la regina dei marziani, Aelita (Julija Solnceva), convinto che quest'ultima si sia innamorata di lui.
Una delle più grosse occasioni mancate degli anni Venti, Aelita prende spunto dall'omonimo romanzo di Aleksej N. Tolstoj. Sono splendide le visioni futuristiche, i sogni del protagonista e l'immaginario marziano, ma il film si addormenta spesso nella descrizione della Russia dei primi anni Venti, faticando a trovare il giusto ritmo e restando spesso impantanato in una serie di sequenze scolastiche e poco pregnanti. La fantascienza mal si sposa con le riflessioni sociali e il risultato è slegato e incoerente, confuso e un po' macchinoso. Peccato davvero, anche perché dietro la macchina da presa era stato richiamato dall'esilio il regista Protazanov, grande autore dell'epoca pre-rivoluzionaria. Poteva essere un'opera davvero importante, ma i limiti sono evidenti, oggi come allora.
Una delle più grosse occasioni mancate degli anni Venti, Aelita prende spunto dall'omonimo romanzo di Aleksej N. Tolstoj. Sono splendide le visioni futuristiche, i sogni del protagonista e l'immaginario marziano, ma il film si addormenta spesso nella descrizione della Russia dei primi anni Venti, faticando a trovare il giusto ritmo e restando spesso impantanato in una serie di sequenze scolastiche e poco pregnanti. La fantascienza mal si sposa con le riflessioni sociali e il risultato è slegato e incoerente, confuso e un po' macchinoso. Peccato davvero, anche perché dietro la macchina da presa era stato richiamato dall'esilio il regista Protazanov, grande autore dell'epoca pre-rivoluzionaria. Poteva essere un'opera davvero importante, ma i limiti sono evidenti, oggi come allora.