Il viaggio della sposa
Durata
102
Formato
Regista
XVII secolo. Porzia (Giovanna Mezzogiorno) è in attesa di essere condotta dal convento di Atri, dove è cresciuta, fino a Conversano, dove vive il suo promesso sposo. La delegazione che l'accompagna viene assalita dai briganti, e sopravvivono per alcune fortuite coincidenze solo lei e lo stalliere Bartolo (Sergio Rubini). I due proseguono il viaggio e, dopo una iniziale incompatibilità, cominciano a conoscersi e a rispettarsi.
Film on the road in costume, dal sapore picaresco e ambientato nelle amate terre pugliesi del regista Sergio Rubini, il quale lascia trasparire il legame inscindibile che lo lega alla sua terra d'origine: le panoramiche sugli splendidi paesaggi e gli scenari riempiono lo schermo come, purtroppo, non riesce a fare la storia raccontata. Il film scorre ma rimane in superficie, a causa della prevedibilità di una trama per nulla originale, la cui unica attrattiva è limitata alla cornice storica: due persone estremamente diverse, costrette dal destino a stare insieme, imparano a conoscersi e amarsi, ma il loro è un sentimento proibito dal ceto sociale che li divide. La regia, pulita e dignitosa, lascia che la vicenda si svolga in modo naturale, ma il senso di una evidente pochezza narrativa è disarmante.
Film on the road in costume, dal sapore picaresco e ambientato nelle amate terre pugliesi del regista Sergio Rubini, il quale lascia trasparire il legame inscindibile che lo lega alla sua terra d'origine: le panoramiche sugli splendidi paesaggi e gli scenari riempiono lo schermo come, purtroppo, non riesce a fare la storia raccontata. Il film scorre ma rimane in superficie, a causa della prevedibilità di una trama per nulla originale, la cui unica attrattiva è limitata alla cornice storica: due persone estremamente diverse, costrette dal destino a stare insieme, imparano a conoscersi e amarsi, ma il loro è un sentimento proibito dal ceto sociale che li divide. La regia, pulita e dignitosa, lascia che la vicenda si svolga in modo naturale, ma il senso di una evidente pochezza narrativa è disarmante.