L'impero delle ombre
Miljeong
Durata
139
Formato
Regista
Corea, anni Trenta, durante l’occupazione giapponese. Sebbene al servizio degli invasori, il tormentato capitano Lee Jung-chool (Song Kang-ho), capo della polizia coloniale, è profondamente combattuto tra il dovere e la crescente attrazione verso il movimento di resistenza coreana, impegnato nell’organizzazione di una serie di attentati. Tra Seul e Shanghai si sviluppa così un intenso noir, ricco di complotti e tradimenti, che alterna spettacolari scene d’azione a momenti più riflessivi, fino a un epilogo esplosivo.
Kim Jee-woon, regista di successo in patria e conosciuto a livello internazionale (vanta anche un’esperienza hollywoodiana dove ha diretto Arnold Schwarzenegger in The Last Stand) nel corso della sua carriera ha affrontato generi molto diversi. In questo caso sceglie il poliziesco di spionaggio per raccontare un capitolo delicato della storia coreana: l’occupazione giapponese durata dal 1905 al 1945. L’opera, nonostante un minutaggio eccessivo e alcune ridondanze, combina un’accurata ricostruzione d’epoca e una notevole eleganza narrativa con valori tipici del cinema storico americano, indipendenza, patriottismo, sacrificio, che spesso prevalgono sugli aspetti più originali e personali, presenti in altri lavori del regista. In questo film corale, ricco di attori di primo piano, il centro emotivo e narrativo rimane il personaggio interpretato da Song Kang-ho: con il suo volto indecifrabile, l’attore incarna alla perfezione l’ambiguità morale di un uomo coinvolto in un pericoloso doppio gioco tra resistenza e autorità. Prodotto e distribuito in lingua coreana dalla Warner Bros., è stato presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2016.