Alba rossa

1989. Calumet, nel Colorado, viene improvvisamente attaccata da paracadutisti e mezzi armati stranieri. L'Unione Sovietica ha infatti deciso di invadere gli Stati Uniti, insieme agli eserciti alleati di Cuba e Nicaragua. A difendere la cittadina resta un piccolo gruppo di coraggiosi adolescenti che dalle montagne guidano la resistenza contro il nemico.

Scritto dallo stesso John Milius con Kevin Reynolds, è un classicone di fantapolitica figlio degli ultimi scampoli di Guerra fredda e delle paure antisovietiche. Sarebbe tutto sommato un godibile spettacolo action, se non grondasse retorica patriottica per il suo intero minutaggio: la distopia filoamericana di una Terza guerra mondiale combattuta sul suolo Usa, mescolata a un duro (ma banale) racconto di formazione, è imbevuta di scarso realismo e contenuti razzisti oggi francamente insopportabili. Al fianco di veterani come Ben Johnson e Harry Dean Stanton, il corposo gruppo di giovani attori presenta nomi interessanti: Charlie Sheen è al suo primo ruolo importante, mentre Patrick Swayze e Jennifer Grey torneranno a recitare insieme in Dirty Dancing – Balli proibiti di Emile Ardolino (1987). Nel 2012, Dan Bradley ha diretto il remake Red Dawn – Alba rossa, con invasori nordcoreani al posto degli obsoleti russi.