Another Country – La scelta
Another Country
Durata
90
Formato
Regista
L'ormai anziano Guy Bennett (Rupert Everett), inglese trapiantato a Mosca ed ex spia per conto del KGB, rievoca la propria giovinezza e, in particolare, i difficoltosi anni trascorsi al college di Eton, nel Berkshire. Un ambiente austero e mal conciliante con l'omosessualità e le ambizioni personali del giovane Bennett.
Tratto dall'omonima opera teatrale dell'inglese Julian Mitchell, ispirata alla reale figura di Guy Burgess, spia inglese al soldo del KGB sovietico nel corso della Guerra Fredda, Another Country – La scelta è un asciutto e compassato dramma di formazione, inserito nel rigido contesto di una scuola superiore inglese degli anni Trenta. La crisi esistenziale e personale del giovane Guy, combattuto tra velleità di affermazione, disinibizione e difficoltà di aderenza agli schemi imposti dalla struttura educativa, è acuita dall'impossibilità di esprimere liberamente la propria identità sessuale, schiacciata e repressa dai dogmi della società dell'epoca rispecchiati all'interno del microcosmo scolastico. Il tentativo di spiegare le contraddizioni sociali attraverso le dinamiche fra giovani studenti, nonostante una certa freddezza di fondo e il ricorso a gratuite esemplificazioni narrative (il pensatore di stampo marxista interpretato da Colin Firth e la manichea severità delle gerarchie collegiali), restituisce un film comunque stimolante, pervaso da un'amarezza di fondo riflessa nel finale tronco, così come sono troncate le speranze dello stesso Bennett una volta entrato nell'età adulta. Giovane e promettente cast completato da Cary Elwes (James Harcourt). Niente male.
Tratto dall'omonima opera teatrale dell'inglese Julian Mitchell, ispirata alla reale figura di Guy Burgess, spia inglese al soldo del KGB sovietico nel corso della Guerra Fredda, Another Country – La scelta è un asciutto e compassato dramma di formazione, inserito nel rigido contesto di una scuola superiore inglese degli anni Trenta. La crisi esistenziale e personale del giovane Guy, combattuto tra velleità di affermazione, disinibizione e difficoltà di aderenza agli schemi imposti dalla struttura educativa, è acuita dall'impossibilità di esprimere liberamente la propria identità sessuale, schiacciata e repressa dai dogmi della società dell'epoca rispecchiati all'interno del microcosmo scolastico. Il tentativo di spiegare le contraddizioni sociali attraverso le dinamiche fra giovani studenti, nonostante una certa freddezza di fondo e il ricorso a gratuite esemplificazioni narrative (il pensatore di stampo marxista interpretato da Colin Firth e la manichea severità delle gerarchie collegiali), restituisce un film comunque stimolante, pervaso da un'amarezza di fondo riflessa nel finale tronco, così come sono troncate le speranze dello stesso Bennett una volta entrato nell'età adulta. Giovane e promettente cast completato da Cary Elwes (James Harcourt). Niente male.