
Battle Royale II: Requiem
Batoru rowaiaru II: Chinkonka
Durata
134
Formato
Regista
Tre anni dopo i fatti del primo film, il sopravvissuto Shuya Nanahara (Tatsuya Fujiwara) è a capo di un'organizzazione terroristica formata da ragazzi e bambini che ha dichiarato lotta a tutti gli adulti. Selezionata appositamente, una classe di studenti viene mandata sull'isola in cui risiede la roccaforte dei terroristi: solo uccidendo il capo Shuya Nanahara avranno salva la vita.
Partito ricalcando le orme del precedente capitolo (sostituendo però il minimale Takeshi Kitano con un Riki Takeuchi fastidiosamente sopra le righe), l'atteso sequel del controverso Battle Royale (2000) se ne distacca bruscamente nel giro di mezz'ora, trasformandosi in un impacciato action movie con velleità di denuncia sociopolitica. Prendendo le parti e il punto di vista di un gruppo terroristico, il film vorrebbe essere ideologicamente ambiguo ma, alla fine, risulta solo confuso e inutilmente provocatorio. Da tempo malato, il regista Kinji Fukasaku è morto all'inizio delle riprese ed è stato sostituito dal figlio Kenta, sceneggiatore di entrambi i capitoli e qui al suo esordio alla regia.
Partito ricalcando le orme del precedente capitolo (sostituendo però il minimale Takeshi Kitano con un Riki Takeuchi fastidiosamente sopra le righe), l'atteso sequel del controverso Battle Royale (2000) se ne distacca bruscamente nel giro di mezz'ora, trasformandosi in un impacciato action movie con velleità di denuncia sociopolitica. Prendendo le parti e il punto di vista di un gruppo terroristico, il film vorrebbe essere ideologicamente ambiguo ma, alla fine, risulta solo confuso e inutilmente provocatorio. Da tempo malato, il regista Kinji Fukasaku è morto all'inizio delle riprese ed è stato sostituito dal figlio Kenta, sceneggiatore di entrambi i capitoli e qui al suo esordio alla regia.