L'arbitro

L'Atletico Pabarile e il Montecrastu rivaleggiano nel campionato dilettantistico sardo, ma è sempre la seconda squadra a conquistarlo. Le sorti cambiano con l'arrivo di Matzutzi (Jacopo Cullin), grazie al quale l'Atletico rischia di conquistare l'ambito titolo nella finale, che è diretta da Cruciani (Stefano Accorsi), un arbitro appena pizzicato in un giro di corruzione.



Versione per il grande schermo di un omonimo cortometraggio del regista Paolo Zucca, L'arbitro esplora con occhio ironico il mondo del calcio, a metà tra commedia e dramma. L'impianto narrativo lascia scorrere due storie in parallelo (una a livello internazionale, l'altra a livello locale) che mostrano come la corruzione sia presente tanto nella piccola dimensione quanto in quella più grande. L'opera però non riesce mai ad affrontare la questione fino in fondo, limitandosi ad abbozzarne i contorni: il risultato è un lungometraggio mediocre, parzialmente nobilitato da una bella fotografia in bianco e nero un po' patinata, con un cast non sempre convincente e un finale posticcio e forzato. Presentato alle Giornate degli autori della 70ª Mostra del Cinema di Venezia.