Black Mask
Hak hap
Durata
99
Formato
Regista
Tsui Chik (Jet Li) lavora in una biblioteca e trascorre una vita ordinaria e anonima. In realtà, però, nasconde un passato doloroso: vittima di esperimenti votati a trasformarlo, insieme ad altri individui, in una perfetta macchina da guerra immune al dolore fisico e priva di sentimenti, Tsui Chik ha scelto di liberarsi dal giogo dei suoi padroni e iniziare una nuova vita. Ma il passato tornerà a reclamare quanto gli spetta e lui sarà costretto ad assumere l'identità di “Black Mask” per fermare i suoi ex compagni.
Tratto da un fumetto cinese omonimo, Black Mask è il tentativo fallimentare di coniugare le dinamiche tipiche dei comics con la natura action del cinema dell'ex colonia britannica tipico degli anni '90. Se le sequenze di combattimento la fanno da padrone, ad alternarsi c'è un registro tipico da commedia (i siparietti con i colleghi della biblioteca o con l'amico poliziotto) con uno più crudo e violento che cercano di amalgamarsi insieme ma che non trovano mai la giusta coesione portando l'intera pellicola a risentirne pesantemente. Tsui Hark, qui in veste di sceneggiatore, dirigerà qualche anno più tardi il sequel con risultati non certo migliori, anzi.
Tratto da un fumetto cinese omonimo, Black Mask è il tentativo fallimentare di coniugare le dinamiche tipiche dei comics con la natura action del cinema dell'ex colonia britannica tipico degli anni '90. Se le sequenze di combattimento la fanno da padrone, ad alternarsi c'è un registro tipico da commedia (i siparietti con i colleghi della biblioteca o con l'amico poliziotto) con uno più crudo e violento che cercano di amalgamarsi insieme ma che non trovano mai la giusta coesione portando l'intera pellicola a risentirne pesantemente. Tsui Hark, qui in veste di sceneggiatore, dirigerà qualche anno più tardi il sequel con risultati non certo migliori, anzi.