
Blair Witch
Blair Witch
Durata
89
Formato
Regista
James Donahue (James Allen McCune) è convinto che la sorella Heather, scomparsa nei boschi del Maryland mentre indagava sul mistero della strega di Blair, sia ancora viva. Il ritrovamento di un suo video lo spinge a organizzare una spedizione per andare a cercarla: parte così con due amici (Brandon Scott e Corbin Reid), una studentessa di cinema che vuole girare un documentario (Callie Hernandez) e due residenti locali interessati alla leggenda della strega (Wes Robinson e Valorie Curry). Il mistero, però, è in agguato tra gli alberi.
Dopo il clamoroso successo dell’horror sperimentale The Blair Witch Project – Il mistero della strega di Blair (1999) e lo sciatto secondo capitolo per adolescenti Il libro segreto delle streghe: Blair Witch 2 dell’anno seguente, Adam Wingard prova a riciclare il mito della strega di Blair, con un sequel che sa più di remake. A parte l’adeguamento alle nuove tecnologie (GoPro e droni al posto delle semplici videocamere a mano) non ci sono innovazioni in una pellicola che ricalca più o meno i passi e gli espedienti del primo capitolo, alzando però i toni e rendendo urlato quello che là era strisciante, sussurrato e perciò ancora più disturbante. Un’operazione dal sapore meramente commerciale, un tentativo di rinverdire un franchise che aveva avuto successo principalmente grazie a una geniale campagna di viral marketing; la quale non avrebbe potuto certamente ripetersi a distanza di anni.
Dopo il clamoroso successo dell’horror sperimentale The Blair Witch Project – Il mistero della strega di Blair (1999) e lo sciatto secondo capitolo per adolescenti Il libro segreto delle streghe: Blair Witch 2 dell’anno seguente, Adam Wingard prova a riciclare il mito della strega di Blair, con un sequel che sa più di remake. A parte l’adeguamento alle nuove tecnologie (GoPro e droni al posto delle semplici videocamere a mano) non ci sono innovazioni in una pellicola che ricalca più o meno i passi e gli espedienti del primo capitolo, alzando però i toni e rendendo urlato quello che là era strisciante, sussurrato e perciò ancora più disturbante. Un’operazione dal sapore meramente commerciale, un tentativo di rinverdire un franchise che aveva avuto successo principalmente grazie a una geniale campagna di viral marketing; la quale non avrebbe potuto certamente ripetersi a distanza di anni.