Cimitero vivente 2
Pet Sematary II
Durata
100
Formato
Regista
In crisi per la morte della madre (Darlanne Fluegel), l'adolescente Jeff (Edward Furlong) si trasferisce a Ludlow, cittadina del Maine che fu teatro, anni prima, di una brutale strage. Scoprirà a proprie spese il terribile potere di un terreno indiano, che è in grado di resuscitare i morti, e dovrà lottare per la propria sopravvivenza e quella del padre Chase (Anthony Edwards).
Tre anni dopo Cimitero vivente (1989), tratto da un romanzo di Stephen King, Mary Lambert confeziona un improponibile sequel, che tenta (con pietosi risultati) di ricreare le atmosfere morbose e mortifere del capostipite. Il risultato è a dir poco desolante: sceneggiatura (firmata da Richard Outten) inesistente, dialoghi pedestri, tensione ai minimi storici e una spiccata quanto gratuita propensione per lo splatter (la degenerazione fisica dei cadaveri tornati in vita). Qualche inserto forzatamente ironico, veicolato principalmente da Clancy Brown nel ruolo dello sgradevole sceriffo Gus Gilbert, non serve a risollevare le sorti di un horror piatto e prevedibile: da dimenticare. Finale che vira decisamente al ridicolo involontario. Seconda apparizione sul grande schermo per il giovane Edward Furlong dopo Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991) di James Cameron. Musiche di Mark Governor, fotografia di Russell Carpenter.
Tre anni dopo Cimitero vivente (1989), tratto da un romanzo di Stephen King, Mary Lambert confeziona un improponibile sequel, che tenta (con pietosi risultati) di ricreare le atmosfere morbose e mortifere del capostipite. Il risultato è a dir poco desolante: sceneggiatura (firmata da Richard Outten) inesistente, dialoghi pedestri, tensione ai minimi storici e una spiccata quanto gratuita propensione per lo splatter (la degenerazione fisica dei cadaveri tornati in vita). Qualche inserto forzatamente ironico, veicolato principalmente da Clancy Brown nel ruolo dello sgradevole sceriffo Gus Gilbert, non serve a risollevare le sorti di un horror piatto e prevedibile: da dimenticare. Finale che vira decisamente al ridicolo involontario. Seconda apparizione sul grande schermo per il giovane Edward Furlong dopo Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991) di James Cameron. Musiche di Mark Governor, fotografia di Russell Carpenter.