Il clan dei siciliani
Le clan des Siciliens
Durata
117
Formato
Regista
Il gangster Roger Sartet (Alain Delon) viene fatto evadere dalla prigione con l'aiuto del boss mafioso Vittorio Malanese (Jean Gabin). Una volta fuori, i due organizzano una rapina a una mostra di gioielli, ma il rapporto tra Roger e Jeanne (Irina Demmick), cognata di Malanese, farà precipitare la situazione.
Diretto dal versatile regista francese Henry Verneuil e tratto dall'omonimo romanzo di Auguste Le Breton, autore anche dello splendido Rififi, portato sul grande schermo da Dassin nel 1955, Il clan dei siciliani riesce a coniugare il senso della tensione e il nichilismo del noir, con la rappresentazione antieroica dei personaggi tipica del gangster movie. Il riferimento a cui tendere è chiaramente il cinema di Melville, ma Verneuil vola decisamente più basso nelle ambizioni e nella padronanza della regia. L'originalità latita, in una pellicola che resta attaccato al genere senza concedere nulla al rinnovamento. Psicologia spicciola dei personaggi, ritmo e una messa in scena ruvida ma piuttosto efficace. Girato in Francia, Italia (a Roma) e negli States. Fotografia di Henri Decaë, musiche poco ispirate di Ennio Morricone.
Diretto dal versatile regista francese Henry Verneuil e tratto dall'omonimo romanzo di Auguste Le Breton, autore anche dello splendido Rififi, portato sul grande schermo da Dassin nel 1955, Il clan dei siciliani riesce a coniugare il senso della tensione e il nichilismo del noir, con la rappresentazione antieroica dei personaggi tipica del gangster movie. Il riferimento a cui tendere è chiaramente il cinema di Melville, ma Verneuil vola decisamente più basso nelle ambizioni e nella padronanza della regia. L'originalità latita, in una pellicola che resta attaccato al genere senza concedere nulla al rinnovamento. Psicologia spicciola dei personaggi, ritmo e una messa in scena ruvida ma piuttosto efficace. Girato in Francia, Italia (a Roma) e negli States. Fotografia di Henri Decaë, musiche poco ispirate di Ennio Morricone.