Nella New York del 2095 umani, uomini modificati geneticamente e mutanti vivono in tre zone separate della città. Il divino Horus (Thomas M. Pollard) scende sulla Terra prima di perdere la sua immortalità alla ricerca di Jill (Linda Hardy), una donna straordinaria con la capacità di generare degli dei: ingravidando la donna, si garantirà una discendenza.

Tratto da due graphic novel firmate dallo stesso regista (La fiera degli immortali e La donna trappola), Immortal ad vitam è conosciuto per essere il primo film europeo composto interamente in digitale: per realizzarlo ci volle una squadra di cento grafici per oltre due anni di lavorazione. Facile intuire che, a livello di effetti speciali, la pellicola non abbia nulla da eccepire, riuscendo anche in parte a evocare le atmosfere distopiche e a tratti decisamente visionarie del fumetto, accusando solo in parte i limiti di non avere a disposizione un budget hollywoodiano. Peccato che la sceneggiatura, confusa e piena di falle, non riesca a tenere il passo con i molti colpi di scena del materiale di partenza, finendo presto per disorientare lo spettatore: apprezzabile, comunque, lo sforzo di travestire da spettacolo digitale una riflessione etica e spirituale sul rapporto tra divinità e umanità, capace anche, in più momenti, di svelare risvolti poetici. Charlotte Rampling è Elma Turner.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica