Jennifer's Body
Jennifer's Body
Durata
100
Formato
Regista
Needy (Amanda Seyfried) e Jennifer (Megan Fox), diverse per indole e temperamento, sono due amiche adolescenti il cui rapporto cambia quando la seconda viene coinvolta in un rito demoniaco che la trasforma in una divoratrice di ragazzi.
Lontano dalle atmosfere indie e dalle sfumature pastello che hanno portato la sceneggiatrice Diablo Cody (pseudonimo di Brook Busey) al successo grazie a Juno, la sceneggiatura di questa pellicola manca di spessore, profondità e qualsiasi altra dimensione tematica: la rappresentazione bidimensionale delle amicizie tossiche, degli amori adolescenziali e della loro vorace sessualità (letteralmente) è ai limiti dell’accettabile. Il tema della violenza è fondante nel genere horror e la brutalizzazione del fisico ne è una componente importante (anche se non sempre necessaria) ma in questo caso l’intera operazione sembra un pretesto per esporre a una non lusinghiera sessualizzazione il corpo delle attrici (della Fox in particolare) e per erotizzare anche le poche e mal gestite sequenze orrifiche. Concorrono alla generale mediocrità anche i grossolani effetti speciali e una fotografia eccessiva e inutilmente manieristica.
Lontano dalle atmosfere indie e dalle sfumature pastello che hanno portato la sceneggiatrice Diablo Cody (pseudonimo di Brook Busey) al successo grazie a Juno, la sceneggiatura di questa pellicola manca di spessore, profondità e qualsiasi altra dimensione tematica: la rappresentazione bidimensionale delle amicizie tossiche, degli amori adolescenziali e della loro vorace sessualità (letteralmente) è ai limiti dell’accettabile. Il tema della violenza è fondante nel genere horror e la brutalizzazione del fisico ne è una componente importante (anche se non sempre necessaria) ma in questo caso l’intera operazione sembra un pretesto per esporre a una non lusinghiera sessualizzazione il corpo delle attrici (della Fox in particolare) e per erotizzare anche le poche e mal gestite sequenze orrifiche. Concorrono alla generale mediocrità anche i grossolani effetti speciali e una fotografia eccessiva e inutilmente manieristica.