Cannibal ferox
Durata
93
Formato
Regista
La studentessa di antropologia newyorkese Gloria Davis (Lorraine De Selle) si reca in spedizione nelle foreste dell'Amazzonia, accompagnata dal fratello Rudy (Danilo Mattei) e dall'amica Pat (Zora Kerova), allo scopo di confutare l'esistenza del cannibalismo. I tre si imbatteranno in un malvivente senza scrupoli (Giovanni Lombardo Radice) e conosceranno inimmaginabili orrori.
Titolo evocativo del celebre Cannibal Holocaust, diretto nel 1980 da Ruggero Deodato, e punto di riferimento nel truculento sottogenere del cannibal movie, caratterizzato da tratti lividi e da una messa in scena compiaciuta e totalmente gratuita di torture ed efferatezze. Nessun approfondimento e assoluta mancanza di coerenza nel mostrare l'eventuale contrasto tra modernità e mondo primitivo: con il preciso (e furbetto) scopo di destabilizzare lo sguardo, Umberto Lenzi si lancia (con spirito fintamente anarchico e provocatore) in scene agghiaccianti e insostenibili (evirazioni, seni uncinati), sterile segnale di un desolante nulla cinematografico. Da dimenticare; gli stomaci forti, comunque, potrebbero gradire. Scritto dal regista; musiche di Roberto Donati e Fiamma Maglione.
Titolo evocativo del celebre Cannibal Holocaust, diretto nel 1980 da Ruggero Deodato, e punto di riferimento nel truculento sottogenere del cannibal movie, caratterizzato da tratti lividi e da una messa in scena compiaciuta e totalmente gratuita di torture ed efferatezze. Nessun approfondimento e assoluta mancanza di coerenza nel mostrare l'eventuale contrasto tra modernità e mondo primitivo: con il preciso (e furbetto) scopo di destabilizzare lo sguardo, Umberto Lenzi si lancia (con spirito fintamente anarchico e provocatore) in scene agghiaccianti e insostenibili (evirazioni, seni uncinati), sterile segnale di un desolante nulla cinematografico. Da dimenticare; gli stomaci forti, comunque, potrebbero gradire. Scritto dal regista; musiche di Roberto Donati e Fiamma Maglione.