Johnny Corncob
János vitéz
Durata
74
Formato
Regista
Jancsi, soprannominato Pannocchia, è un pastore innamorato della bella Iluska. Un giorno, però, viene cacciato dal villaggio. Prima si unisce a dei briganti e poi agli ussari, ma il suo obiettivo è tornare dalla sua amata.
La Pannonia Film produce l’opera prima del grande animatore Marcell Jankovics, che è anche il primo lungometraggio animato ungherese in assoluto. Già con questo esordio, Jankovics si dimostra originalissimo regista, distaccandosi nettamente dallo stile dei maggiori studi di produzione del tempo. La sua ricetta è data da forme semplici e in continuo mutamento, colori decisi e una straordinaria invenzione visiva, a cui si aggiunge, nella prima parte, un gusto per certa efficace comicità slapstick. Tutto ciò gli permette di raccontare al meglio una storia ispirata a un testo classico della letteratura ungherese, patriottica ma non seriosa, estremamente fantasiosa, ma anche ben ancorata alle tradizioni visive e narrative del suo Paese. Insomma, un’opera liberissima che il regista riempie di personaggi memorabili, da streghe a diavoli e draghi, passando per una squisita parodia del re di Francia. Il film fu commissionato per il 150° anniversario della nascita di Sándor Petőfi, il poeta nazionale dal cui poema è tratta la pellicola.
La Pannonia Film produce l’opera prima del grande animatore Marcell Jankovics, che è anche il primo lungometraggio animato ungherese in assoluto. Già con questo esordio, Jankovics si dimostra originalissimo regista, distaccandosi nettamente dallo stile dei maggiori studi di produzione del tempo. La sua ricetta è data da forme semplici e in continuo mutamento, colori decisi e una straordinaria invenzione visiva, a cui si aggiunge, nella prima parte, un gusto per certa efficace comicità slapstick. Tutto ciò gli permette di raccontare al meglio una storia ispirata a un testo classico della letteratura ungherese, patriottica ma non seriosa, estremamente fantasiosa, ma anche ben ancorata alle tradizioni visive e narrative del suo Paese. Insomma, un’opera liberissima che il regista riempie di personaggi memorabili, da streghe a diavoli e draghi, passando per una squisita parodia del re di Francia. Il film fu commissionato per il 150° anniversario della nascita di Sándor Petőfi, il poeta nazionale dal cui poema è tratta la pellicola.