Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia

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95

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Dopo molteplici fallimenti professionali, il brigadiere Pasquale Zagaria (Lino Banfi) viene prima degradato e poi espulso dalla polizia. Ritiratosi in campagna per vivere in tranquillità con la moglie Pupetta (Francesca Romana Coluzzi), Zagaria viene coinvolto suo malgrado in un losco traffico di diamanti nascosti nei pompelmi. Il brigadiere si impegna a risolvere il caso, scontrandosi con il losco uomo d'affari Zoppas (Aldo Giuffrè) e lasciando dietro di se una lunga serie di disastri.

Primo film da protagonista per Lino Banfi. La trama gialla è poco più che un pretesto per costruire una serie di gag che valorizzano la comicità fisica e verbale del protagonista tra numeri slapstick e strafalcioni linguistici (con il tormentone «Pere che il pompelmo faccia mele... »). Ben presto la tenuta del racconto, però, si sfalda e diventa stanca e ripetitiva. La stessa prova di Banfi appare piuttosto acerba e contenuta rispetto alle vulcaniche interpretazioni successive. Divertente il personaggio della moglie amazzone interpretato da Francesca Romana Coluzzi, mentre Aldo Giuffrè raramente è parso così svogliato. Luca Davan è lo pseudonimo con cui si firmò il regista Mario Forges Davanzati. Memorabile la scena del cervello elettronico interpretato da Alfonso Tomas che poi sarà ripresa nel film Vieni avanti cretino (1982) di Luciano Salce. Pasquale Zagaria è il vero nome di Lino Banfi.
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