La regina delle nevi
Snezhnaya Koroleva
Durata
63
Formato
Regista
Gerda e Kay sono migliori amici. Una notte, attirano l’ira della regina delle nevi, che gela il cuore di Kay e lo porta via con sé. Gerta affronterà mille ostacoli per ritrovarlo e salvarlo.
Ben prima di Frozen, e ben più fedelmente, la fiaba La regina delle nevi di Andersen era stata portata sul grande schermo da Lev Atamanov, tra i maggiori artisti dello studio d’animazione sovietico Soyuzmul’tfil’m. Il regista, chiaramente ispirato dai lungometraggi Disney (Ole Lukøje, gnometto che narra il film, ricorda per più di un verso il grillo parlante di Pinocchio), segue però una strada del tutto personale, puntando su una relazione realistica e autentica tra i due protagonisti e dando alla piccola Gerta una personalità ricca e intraprendente che alle principesse dello studio statunitense mancherà ancora per decenni. Tutti i personaggi che orbitano intorno ai ragazzi sono interessanti e mai superficiali: la vecchina che incanta Gerta per tenerla con sé, la piccola ladra dal carattere forte e anticonformista, le anziane che sotto l’aspetto stregonesco nascondono un cuore d’oro. E anche la regina delle nevi è un’antagonista da antologia. L’animazione è di ottimo livello, ma a restare impresse sono le scene delle tormente di neve, impressionanti ancora oggi. Citato da Miyazaki come uno dei film che lo convinsero a scegliere la carriera d’animatore.
Ben prima di Frozen, e ben più fedelmente, la fiaba La regina delle nevi di Andersen era stata portata sul grande schermo da Lev Atamanov, tra i maggiori artisti dello studio d’animazione sovietico Soyuzmul’tfil’m. Il regista, chiaramente ispirato dai lungometraggi Disney (Ole Lukøje, gnometto che narra il film, ricorda per più di un verso il grillo parlante di Pinocchio), segue però una strada del tutto personale, puntando su una relazione realistica e autentica tra i due protagonisti e dando alla piccola Gerta una personalità ricca e intraprendente che alle principesse dello studio statunitense mancherà ancora per decenni. Tutti i personaggi che orbitano intorno ai ragazzi sono interessanti e mai superficiali: la vecchina che incanta Gerta per tenerla con sé, la piccola ladra dal carattere forte e anticonformista, le anziane che sotto l’aspetto stregonesco nascondono un cuore d’oro. E anche la regina delle nevi è un’antagonista da antologia. L’animazione è di ottimo livello, ma a restare impresse sono le scene delle tormente di neve, impressionanti ancora oggi. Citato da Miyazaki come uno dei film che lo convinsero a scegliere la carriera d’animatore.