Mannequin – Frammenti di una donna

Modella di fama mondiale ritiratasi dalle scene, Lou Andreas Sand (Faye Dunaway) vive in una casa isolata in riva al mare e ripercorre le tappe della sua vita, dal successo fino all'esaurimento nervoso.

Esordio dietro la macchina da presa di Jerry Schatzberg, cantore di grande rilievo (ma spesso poco citato) della New Hollywood americana. Anche grazie al suo passato di fotografo di moda presso riviste come Vogue ed Esquire, il regista intende fornire un ritratto artistico e definito sulla figura della top model, sorta di effimera divinità contemporanea, destinata, a causa dell'inesorabile scorrere del tempo, al declino. Seppur spesso superficiale nella descrizione della donna oggetto per eccellenza, il film si fa ricordare per l'eccellente lavoro formale sulle immagini (fotografia di Adam Holender), eleganti, artistiche e chic, che fanno della pellicola una sorta di lungo photo-shooting in movimento: puro piacere per gli occhi. Faye Dunaway, pantera ferita, fiera e abbandonata, è un perfetto concentrato di debolezza e spietatezza.