Panico a Needle Park
The panic in Needle Park
Durata
110
Formato
Regista
New York. Spacciatore di eroina e consumatore occasionale, Bobby (Al Pacino) conosce Helen (Kitty Winn), sensibile ragazza reduce da un aborto anch'essa eroinomane, e se ne innamora. Inizieranno una tormentata storia d'amore soffocata dalla droga.
Seconda opera cinematografica dell'ex fotografo Jerry Schatzberg e primo film con Al Pacino protagonista, Panico a Needle Park è una delle più forti e radicali pellicole del cinema americano degli anni '70: caratterizzato da uno stile secco, ruvido, quasi documentaristico nel suo realismo, è forse il primo film ad affrontare direttamente (non precludendosi nulla) il tema dell'eroina. La grande utopia hippie degli anni '60, infatti, ebbe come conseguenza quella di lasciare, nel decennio successivo, migliaia di ragazzi perduti e dipendenti dalla droga. Un'opera in pieno stile New Hollywood che non è un j'accuse o una lezioncina moralista, ma un sofferto ritratto in difesa degli ultimi, pieno di dolcezza e dolore. Bellissima la New York sporca e nervosa degli anni '70 (fotografia di Adam Holender), vera e propria co-protagonista dietro a Pacino e Kitty Winn, premiata come migliore attrice al Festival di Cannes. Al momento dell'uscita fece scandalo per le scene esplicite in cui i protagonisti assumono droga, tanto da venire vietato ai minori di 18 anni in America e in Italia, mentre in Gran Bretagna venne addirittura censurato.
Seconda opera cinematografica dell'ex fotografo Jerry Schatzberg e primo film con Al Pacino protagonista, Panico a Needle Park è una delle più forti e radicali pellicole del cinema americano degli anni '70: caratterizzato da uno stile secco, ruvido, quasi documentaristico nel suo realismo, è forse il primo film ad affrontare direttamente (non precludendosi nulla) il tema dell'eroina. La grande utopia hippie degli anni '60, infatti, ebbe come conseguenza quella di lasciare, nel decennio successivo, migliaia di ragazzi perduti e dipendenti dalla droga. Un'opera in pieno stile New Hollywood che non è un j'accuse o una lezioncina moralista, ma un sofferto ritratto in difesa degli ultimi, pieno di dolcezza e dolore. Bellissima la New York sporca e nervosa degli anni '70 (fotografia di Adam Holender), vera e propria co-protagonista dietro a Pacino e Kitty Winn, premiata come migliore attrice al Festival di Cannes. Al momento dell'uscita fece scandalo per le scene esplicite in cui i protagonisti assumono droga, tanto da venire vietato ai minori di 18 anni in America e in Italia, mentre in Gran Bretagna venne addirittura censurato.